Il Trono di Spade Wiki
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"C'è solo una guerra che conta. La Grande Guerra. Ed è qui."
Jon Snow al vertice

Il vertice alla Fossa del Drago è stato un incontro tenutosi ad Approdo del Re tra i maggiori monarchi di Westeros per discutere il futuro dei Sette Regni dopo un armistizio siglato tra la Regina Cersei Lannister e la Regina Daenerys Targaryen nella guerra di quest'ultima per conquistare il Trono di Spade.

L'obbiettivo principale del vertice era porre una interruzione alla guerra per il Trono di Spade per rivolgere l'attenzione verso il conflitto oltre la Barriera in cui gli Estranei e la loro armata di non-morti minacciavano la Barriera e tutti gli abitanti dei Sette Regni.

Antefatti[]

La Ribellione di Robert[]

Casa Targaryen era stata la casa regnante dei Sette Regni di Westeros per circa tre secoli finché fu detronizzata nella guerra civile nota come Ribellione di Robert. Gli ultimi due figli del Re Folle (l'ultimo Re Targaryen), il giovane Viserys e la appena nata Daenerys, furono messi in salvo imbarcati verso le Città libere di Essos.

La Guerra dei Cinque Re[]

Il regno di Robert Baratheon garantì una certa stabilità ai Sette Regni ma alla sua morte scoppiò una nuova e più lunga guerra civile per la successione nota come la Guerra dei Cinque Re. Durante questo conflitto, alcune regioni del regno, il Nord e le Isole di Ferro, approfittarono dell'instabilità politica del reame per dichiarare la propria indipendenza ricreando il Regno del Nord sotto Re Robb Stark e il Regno delle Isole di Ferro sotto Re Balon Greyjoy. Il sogno indipendentista del Nord terminò con un massacro noto come le Nozze Rosse ad opera di Casa Frey e Casa Bolton.

Alla fine i Bolton furono sconfitti nella Battaglia dei Bastardi che vide il ritorno di Casa Stark a Grande Inverno sotto Jon Snow, che fu acclamato nuovo Re del Nord, sancendo così nuovamente l'indipendenza del Regno del Nord. Alle Isole di Ferro, invece, Euron Greyjoy usurpò il trono da suo fratello Balon, desiderando poi uccidere anche i suoi nipoti Yara e Theon Greyjoy, che però scapparono verso est.

Daenerys Targaryen, la madre dei draghi[]

In quest anni Daenerys Targaryen, ultima discendente di Casa Targaryen in esilio ad Essos, in possesso di tre draghi, aveva portato a termine una campagna di liberazione della Baia degli Schiavisti con al suo seguito un'armata di Immacolati e Dothraki. L'obbiettivo di Daenerys era ora invadere Westeros per riconquistare il Trono di Spade, appartenuto storicamente alla sua famiglia fino alla Ribellione di Robert. Daenerys strinse un'alleanza con Yara e Theon Greyjoy delle Isole di Ferro che le offrirono la loro Flotta di Ferro in cambio del suo aiuto a detronizzare lo zio Euron Greyjoy, il quale aveva deposto il loro padre Balon uccidendolo. Varys riesce a convincere Olenna Tyrell, ultimo membro di Casa Tyrell, ed Ellaria Sand ad allearsi con Daenerys per vendicarsi di Cersei. Daenerys Targaryen salpa quindi per Westeros assieme a Tyrion Lannister (suo Primo Cavaliere), le sue armate di Immacolati e Dothraki, i suoi tre draghi, la Flotta di Ferro e con l'appoggio dell'Altopiano e di Dorne. Approdata a Roccia del Drago, Daenerys e il suo Primo Cavaliere Tyrion Lannister (fratello di Cersei) pianificano le loro mosse per iniziare la guerra contro Cersei.

La Lunga Notte e la Barriera[]

Ottomila anni prima di tutto ciò, gli Estranei scesero per la prima volta su Westeros durante l'Età degli Eroi portando con sé un inverno freddo e terribile e una notte scura che non finiva mai nota come Lunga Notte. Il Re della Notte era stato creato migliaia di anni prima dai Figli della Foresta, i nativi di Westeros, con vetro di drago per combattere i Primi Uomini all'età dell'alba, ma i figli e i primi uomini si allearono nella guerra per l'alba per lottare contro il nemico comune: gli Estranei. Alla fine gli Estranei furono scacciati nelle Terre dell'Eterno Inverno nell'estremo nord di Westeros e Brandon il Costruttore costruì la Barriera, un'imponente fortificazione di ghiaccio e incantesimi che avrebbe dovuto arginare un secondo tentativo di discesa delle creature. Con la costruzione della Barriera, tuttavia, non furono arginati solo gli Estranei ma anche le popolazioni che abitavano in questi territori, che sarebbero poi stati chiamati Popolo Libero. Fu costituita la confraternita dei Guardiani della Notte affinché presidiassero la Barriera e vegliassero per difendere il reame degli uomini da un ipotetico futuro ritorno degli Estranei, i quali non furono però più avvistati per 8000 anni.

Il ritorno degli Estranei[]

Gli Estranei si risvegliarono negli anni successivi alla Ribellione di Robert e durante la Guerra dei Cinque Re, con loro avvistamenti sempre più frequenti e cominciando a fare frequenti attacchi al Popolo Libero che viveva oltre la Barriera. Pur essendo stati nemici per secoli, alla fine il Popolo Libero e i Guardiani della Notte si allearono su iniziativa del Lord Comandante Jon Snow per affrontare insieme il comune nemico.

Jon fu ucciso in un ammutinamento dei Guardiani ma è stato resuscitato da Melisandre. Con Sansa Stark, Jon sconfisse Casa Bolton nella Battaglia dei Bastardi, cercando non solo di ripristinare il controllo di Casa Stark su Grande Inverno, ma anche di unificare il Nord per affrontare l'esercito dei morti quando questo arriverà. Jon fu successivamente dichiarato Re del Nord dai signori del Nord e della Valle.

In questo periodo Daenerys Targaryen, la Madre dei Draghi, iniziò la sua guerra d'invasione di Westeros per riconquistare il Trono di Spade appartenuto per circa tre secoli a Casa Targaryen fino alla Ribellione di Robert e ora detenuto dalla Regina Cersei Lannister. Jon Snow decise di trattare con Daenerys a Roccia del Drago, dove aveva scoperto che si trovava una grande miniera di vetro di drago, unico materiale in grado di uccidere gli Estranei. Sebbene all'inizio vi è tensione tra Jon e Daenerys, che una volta conquistati i Sette Regni non avrebbe voluto concedere l'indipendenza al Nord, i due cominciano ad avere un rapporto di fiducia e Daenerys permette a Jon di estrarre il vetro di drago. Su consiglio di Tyrion Lannister, Primo Cavaliere di Daenerys, Jon parte alla volta di Forte Orientale per guidare una spedizione oltre la Barriera per catturare un estraneo da mostrare al vertice che si sarebbe tenuto ad Approdo del Re con la Regina Cersei. L'impresa ha successo anche de Daenerys, sopraggiunta in soccorso di Jon Snow e dei suoi compagni, perde uno dei sui tre draghi, Viserion, abbattuto dal Re della Notte.

Il vertice[]

Bronn e Jaime osservano l'esercito degli Immacolati della Regina dei Draghi prendere posizione al di sotto delle mura fortificate, guidati da Verme Grigio. Sulle mura, Jaime e Bronn discutono su come facciano dei soldati a vivere senza genitali, poiché per Bronn l'idea che degli uomini combattano senza alcuna promessa di sesso è completamente inaccettabile. Jaime gli fa notare che magari potrebbero battersi per le loro famiglie, ma Bronn replica che senza un pene, non potrebbero avere una famiglia loro. Mentre parleranno, orde di Dothraki cavalcano in direzione delle mura, raggiungendo gli Immacolati e sostando al loro fianco. Intanto, a bordo di quattro navi Tyrion, Jon, Missandei, Jorah, Theon, Varys, Ser Davos e Sandor Clegane raggiungono le coste di Approdo del Re. Cersei viene informata da Qyburn che Daenerys non è con loro, così la regina, in caso i suoi nemici stiano pianificando qualcosa, ordina alla Montagna che per primi dovrà uccidere la madre dei draghi, in seguito Tyrion e infine il bastardo Jon Snow. Dopo di che potrà uccidere il resto dei loro nemici nell'ordine che preferisce. Detto ciò, accompagnata da Qyburn e Jaime, Cersei si avvia all'incontro.

707 Qhono Davos Podrick Theon Jon Varys Tyrion Bronn

Tyrion Lannister arriva al vertice.

Il gruppo viene scortato da Bronn, Brienne e le guardie di Approdo del Re alla Fossa del Drago, il luogo dell'incontro. Tyrion si ricongiunge con Bronn, che ammette che è bello vederlo di nuovo. La coppia saluta anche Podrick Payne, che era arrivato in precedenza con Brienne di Tarth. Brienne invece inizia parlare con Sandor. Entrambi riconoscono che hanno combattuto solo per proteggere Arya e lei gli dice che Arya adesso è ancora viva, e che non ha più bisogno di qualcuno che le guardi le spalle, piuttosto saranno i suoi nemici a dovere temerla. Alla Fossa del Drago, le varie fazioni si incontrano: Cersei Lannister, Jaime, Qyburn ed Euron al centro; Jon, Davos e Brienne a sinistra; e la corte di Daenerys a destra. Quando Cersei chiede di sapere dove sia la sua rivale, la Regina dei Draghi fa il suo ingresso in scena cavalcando Drogon, accompagnata da Rhaegal che vola poco lontano da loro. Sandor, per la prima volta in molti anni, rincontra suo fratello Gregor, e si chiede cosa gli sia accaduto esattamente, sottolineando che è diventato ancora più brutto del solito. Sandor afferma infine che ciò che è accaduto a Gregor è irrilevante e gli promette che presto avranno di nuovo modo di affrontarsi. Tyrion inizia una discussione pacifica, ma Euron lo interrompe, minacciando Theon di uccidere Yara a meno che lui non si inginocchi al suo cospetto. Dopo di che, offende Tyrion per la sua statura, poiché l'uomo è intenzionato a trattare di "argomenti alti". Euron gli rivela con rabbia che Tyrion sarebbe stato ucciso alla nascita nelle Isole di Ferro. Jaime furioso ordina a Euron di sedersi e, quando questo ignora l'avviso, Cersei lo ripete, ed Euron ritorna al suo posto.

Cersei e Jaime Fossa del Drago

La Regina Cersei al vertice.

Tyrion, Daenerys e Jon cercano di fare comprendere a Cersei la gravità della minaccia che proviene dal Nord a causa dell'esercito dei non-morti, che continua ad avanzare. La donna però pensa che sia soltanto un modo per fare ritirare i suoi eserciti, così Sandor trascina al centro della piazza la cassa con cui hanno trasportato il non-morto. Appena liberato, questo si scaglia contro Cersei e starebbe per ucciderla se Sandor, Jon e Davos non riuscissero ad ucciderlo definitivamente pugnalandolo con del vetro di drago. Euron, terrorizzato, ordina unilateralmente la ritirata della flotta di Ferro a Pyke. Cersei, proclama una tregua e un'offerta di supporto militare solo se Jon prometterà di non intervenire nella futura guerra per il trono di spade tra lei e Daenerys. Jon però, avendo già giurato la sua fedeltà a Casa Targaryen, rifiuta la sua proposta. Questo, spinge Cersei ad abbandonare l'incontro, tornando alla Fortezza Rossa. Per riuscire a recuperare all'errore di Jon, necessitando di più aiuto possibile, Tyrion si reca alla Fortezza egli stesso per parlare in privato con sua sorella.

Cersei attribuisce al parricidio compiuto dal fratello la debolezza in cui Casa Lannister è ricaduta al morte di Tywin. Tyrion ammette di essere realmente dispiaciuto per la morte dei nipoti Myrcella e Tommen, ma adesso hanno un nemico più grande da dovere affrontare. Cersei gli rivela, sfiorandosi il pancione, di essere incinta e che adesso la sua unica preoccupazione è riservata soltanto al futuro della sua casa. Qualche ora dopo, Tyrion si ricongiunge con Jon e Daenerys nella Fossa del Drago, seguito a sua volta da Cersei e i suoi soldati. La regina proclama quindi una tregua, offrendo ai due il proprio aiuto, senza aspettarsi niente in cambio, comandando di convocare tutti i suoi alfieri immediatamente.

Conseguenze[]

Jaime e Cersei discutono

Cersei rivela a Jaime le sue vere intenzioni.

Nei giorni che seguono, nella Fortezza Rossa, Jaime organizza la marcia verso Grande Inverno, ma Cersei lo ferma, chiedendosi se sia un idiota o solo ottuso. Gli confida di aver mentito all'incontro per occupare le terre che Daenerys lascerà sguarnite, approfittando degli Estranei come diversivo. Inoltre, Euron in realtà è stato mandato a imbarcare i mercenari della Compagnia Dorata, finanziati con l'oro dei Tyrell con la quale la donna riuscirà a riconquistare l'intero Continente. Jaime deciso a mantenere la sua promessa e deluso dal comportamento dalla sorella che ama, si dimette ed abbandona Approdo del Re da solo, mentre sulla città inizia a nevicare.

A Roccia del Drago, Daenerys, Jon, Jorah, Tyrion, Missandei e Varys pianificano il viaggio per raggiungere il Nord, passando per il Porto Bianco. Per dimostrare che Daenerys voglia aiutare il Nord e non conquistarlo, la donna non viaggerà in groppa al suo drago, ma accompagnerà Jon con le sue navi. Successivamente Jon parla in privato con Theon, il quale mostra rimpianto e pentimento per i tradimenti del passato e viene perdonato. Jon, inoltre, gli dice che è sia un Greyjoy che uno Stark e lo sprona a salvare Yara. Theon torna dai pochi uomini Greyjoy rimasti a lui fedeli a Roccia del Drago e Harrag, il leader del gruppo, gli si oppone e lo picchia, ma viene infine battuto da Theon, che è costretto ad ucciderlo. Ora ai suoi ordini, Theon e gli Uomini di Ferro rimasti salpano per salvare Yara.

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