- "Siamo qui per una ragione. Il Signore della Luce sta tenendo Beric in vita per una ragione. Lui ha donato a un prete fallito ubriacone il potere di riportarlo in vita per una ragione. Siamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi. "
- —Thoros a Sandor Clegane
Thoros, comunemente noto come Thoros di Myr, era un sacerdote rosso del Signore della Luce e un noto guerriero, veterano della Ribellione dei Greyjoy. Era un membro di spicco della Fratellanza senza Vessilli e un buon amico del leader della Fratellanza, Lord Beric Dondarrion.
Biografia[]
Passato[]
Thoros è nato nella Città libera di Myr a Essos. Essendo un ottavo figlio, il padre di Thoros non aveva denaro e risorse per trovargli un comodo impiego e lo diede al tempio locale del Signore della Luce. Lì, è stato cresciuto per diventare un prete rosso, anche se è cresciuto nella lussuria e cupidigia, facendo irruzione costante nelle cucine e portando le ragazze nelle sue stanze. Fu incaricato dal Sommo Sacerdote di allontanare il futuro re Robert Baratheon dai Sette e convertirlo al Signore della Luce.
Era presente nella Fortezza Rossa quando i corpi dei piccoli Rhaenys e Aegon Targaryen furono presentati a Robert dopo il sacco di Approdo del Re. Thoros divenne parte della corte e compagno di bevute e di prostitute di re Robert. Divenne anche famoso per usare una spada infuocata prima del combattimento come un modo per intimidire i suoi nemici.
Ha combattuto per Re Robert Baratheon nella Ribellione dei Greyjoy distinguendosi nell'assedio di Pyke essendo il primo uomo ad entrare attraverso la breccia delle mura del castello terrorizzando gli uomini di ferro con la sua spada fiammeggiante.
Prima stagione[]
Thoros si unisce a Beric Dondarrion per aiutarlo a rintracciare Gregor Clegane per consegnarlo alla giustizia per ordine di Lord Eddard Stark, Primo Cavaliere di Re Robert.
La spedizione di Lord Beric fu colta in un'imboscata da Clegane a Mummer's Ford e 60 dei loro uomini, incluso Beric, furono uccisi nella battaglia che ne seguì. Sebbene non credesse più che le parole sacre di R'hllor possedessero alcun potere, Thoros recitò una preghiera tradizionale al Signore della Luce, chiedendogli di resuscitare Beric. Con stupore del prete, Beric aprì gli occhi e tornò in vita. Successivamente, Thoros, Beric e i loro 40 compagni rimasti crearono la Fratellanza senza Vessilli per difendere le fasce più deboli della popolazione, come fattori e contadini, dallo sfruttamento ad opera dei soldati di Casa Lannister durante la Guerra dei Cinque Re.
Terza stagione[]
Thoros di Myr, insieme ad Anguy e altri membri della Fratellanza senza Vessilli, si imbatte in Arya, Gendry e Frittella. Interessato a come sono riusciti a fuggire da Harrenhal, convince i ragazzini a venire con loro alla locanda all'Incrocio, promettendo che quando si saranno rifocillati saranno liberi di andare. Più tardi, Sandor Clegane, detto "il Mastino", viene catturato dalla Fratellanza e rivela loro la vera identità di Arya. La Fratellanza cerca di condannare Sandor per crimini a causa del suo lungo servizio ai Lannister, ma non è a conoscenza di alcun crimine che Sandor abbia effettivamente commesso.
Arya lo accusa di aver ucciso il suo amico Mycah, anche se per ordine dell'allora principe (ora re) Joffrey Baratheon. Il Mastino duella in un processo per combattimento con Beric Dondarrion. Dopo che Clegane uccide Beric durante il combattimento, Thoros invoca rapidamente il Signore della Luce per far rivivere Beric, recitando ripetutamente "Signore, getta la tua luce su quest'uomo, il tuo servo. Riportalo dalla morte e dalle tenebre. La sua fiamma si è spenta, riaccendila! ", e in pochi secondi, Beric è di nuovo vivo e respira, e anche le sue ferite sono guarite.
Qualche tempo dopo, la Fratellanza si imbatte nella sacerdotessa rossa Melisandre, che sta cercando un parente di sangue (Gendry) di Stannis Baratheon, al fine di compiere un rituale magico per eliminare i nemici di Stannis nella guerra. È sorpresa di trovare Thoros tra loro e lo rimprovera per aver rinunciato alla sua missione di convertire il re Robert nella loro religione. Thoros la porta da Beric, dove la Donna Rossa lo esamina e lui le dice che lo ha riportato in vita ben sei volte. Melisandre è chiaramente stupita nel vedere Beric, non credendo che ciò fosse possibile né che Thoros avesse questo tipo di poteri. Beric e Thoros accettano di dare a Melisandre ciò per cui venuta: il giovane Gendry. Il ragazzo viene consegnato alla Donna Rossa in cambio di due sacchi d'oro, nonostante le proteste di Arya. Quando Beric e Thoros comunicano poi ad Arya che ritarderanno il suo riscatto per lanciare un attacco contro alcuni soldati Lannister, è l'ultima goccia e Arya fugge dalla Fratellanza.
Sesta stagione[]
Beric e Thoros si preparano ad impiccare Lem e altri due membri per aver fatto razzia e strage di una pacifica comunità nomade religiosa, macchiando il buon nome della Fratellanza. Tuttavia, Sandor Clegane, che era diventato un membro della comunità, sta dando la caccia a Lem e chiede che gli sia permesso di uccidere l'uomo, come vendetta. Dopo alcune discussioni, Beric e Thoros permettono al Mastino di impiccare due degli uomini, per rispetto della perdita del suo amico, ma si rifiutano di permettergli di ucciderli in modo barbaro. Beric impicca personalmente il terzo uomo. Più tardi, Beric propone a Celgane di unirsi alla Fratellanza poiché lui è nato per combattere e loro hanno bisogno di uomini forti. Dondarrion dice poi che ci sono dei "venti freddi " che si alzano nel Nord e che intende fermarli.
Settima stagione[]
Viaggiando nelle Terre dei Fiumi, la Fratellanza senza Vessilli e Sandor raggiungono una fattoria apparentemente abbandonata, che Sandor riconosce come la fattoria del contadino in cui lui e Arya avevano soggiornato anni prima. Qui scoprono i cadaveri del contadino e di sua figlia che si sono suicidati per evitare la fame. Di sera, Thoros convince Sandor a guardare attentamente il fuoco e questo ha una visione: una montagna a forma di punta di freccia, un castello sulla Barriera, e gli estranei che marciano su di essa. Quella notte, mentre tutti dormono, Clegane scava due fosse per seppellire il contadino e sua figlia. Thoros lo vede e lo aiuta a dare una degna sepoltura ai due.
Thoros e gli altri membri della Fratellanza Senza Vessilli vengono fatti prigionieri dai bruti e Guardiani della Notte che presidiano Forte Orientale. Dopo averli trovati nelle celle in cui Thoros viene riconosciuto da Jorah Mormont, Jon Snow li libera per unirsi alla squadra di escursioni che va a nord per catturare un non-morto da mostrare alla Regina Cersei Lannister ad un vertice che si terrà ad Approdo del Re per convincerla della reale minaccia degli Estranei. Tra i compagni di viaggio c'è anche Gendry, a cui Thoros domanda se sia ancora arrabbiato con la Fratellanza per averlo venduto alla Donna Rossa. Gendry rivela che Melisandre ha cercato di ucciderlo, al che Thoros deduce che faceva parte di un rituale che richiedeva il suo sangue.
Poco dopo che il gruppo ha finalmente raggiunto la cima della montagna che il Mastino aveva visto nel fuoco, uno degli esploratori del gruppo vede una grande figura in lontananza, molto più grande di un umano. Quando la creatura si avvicina dopo essersi accorta di loro, scoprono che è un orso polare non-morto. Sia Beric che Thoros accendono le loro spade infuocate e l'intero gruppo si impegna per uccidere la bestia. Nel corso della lotta, un membro del gruppo viene ucciso e Thoros viene gravemente ferito dall'orso quando cerca di proteggere Sandor, subendo gravi lacerazioni sull'addome e sul petto. Dopo che la bestia viene abbattuta, Beric usa il fuoco della sua spada per cauterizzare le ferite di Thoros. Thoros viene aiutato a rimettersi in piedi e continua il viaggio, sebbene indebolito dalle sue ferite.
Thoros e Jorah discutono dell'assedio di Pyke, di cui Jorah dice che Thoros era l'uomo più coraggioso che avesse mai visto, al ché Thoros risponde che era solo il più ubriaco. Il gruppo trova finalmente un gruppo di non-morti guidato da un Estraneo. Jon e i suoi compagni li colgono in un imboscata e Jon uccide l'Estraneo, la cui morte rende inanimati quasi tutti i non-morti. Dopo aver catturato l'unica creatura rimasta "in vita", la compagnia è costretta a scappare quando l'intera armata di non-morti arriva da lontano verso di loro. Gendry viene inviato a correre alla Barriera per chiedere soccorso a Daenerys Targaryen.
Beric e gli altri trovano momentaneamente riparo su un isolotto in mezzo ad un lago ghiacciato che le creature non osano attraversare. Circondati dagli Estranei e dalla loro armata di non-morti, Jon Snow, Beric e compagni sono bloccati sull'isola giorno e notte per circa due giorni. Una mattina il gruppo ritrova Thoros morto ibernato. Il Mastino dice che ha sentito dire che è una delle morti migliori. Beric Dondarrion usa la sua spada infuocata per cremare il corpo dell'amico, per evitare che ritorni in vita come un non-morto.
Dietro le quinte[]
- Thoros di Myr è stato interpretato da Paul Kayne mentre in italiano è stato doppiato da Alessio Cigliano.