Il Trono di Spade Wiki
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Tempesta di spade (titolo originale A Storm of Swords) è il terzo capitolo della saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, preceduto da Lo scontro dei re e seguito da Il banchetto dei corvi.

Fu inizialmente pubblicato in lingua italiana da Mondadori suddiviso in tre volumi, Tempesta di spade (2002), I fiumi della guerra (2002) e Il portale delle tenebre (2003); è stato riedito sulla collana Urania nel 2009 in due tomi, Tempesta di spade - Parte prima e Tempesta di spade - Parte seconda. Nel 2013, dopo la messa in onda della terza stagione della serie tv, il romanzo è stato infine pubblicato come volume unico, intitolato Il trono di spade 3. Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre, sottotitolato Libro terzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco.

Trama[]

Il romanzo riprende la storia dove si era conclusa ne Lo scontro dei re. I Sette Regni si trovano nella morsa della guerra dei Cinque re, con Robb Stark, Balon Greyjoy, Renly, Joffrey e Stannis Baratheon che combattono per mantenere il proprio potere, anche se Renly Baratheon è già morto. Il tentativo di Stannis Baratheon di conquistare Approdo del Re è annullato dalla nuova alleanza stabilita tra la Casa Lannister (che supporta Joffrey) e la Casa Tyrell. Anche la Casa Martell promette di sostenere i Lannister. Nel frattempo, una grande armata del popolo libero sta avanzando verso la Barriera sotto il comando di Mance Rayder. A bloccargli la strada c'è solo una piccola forza dei Guardiani della notte. Nel lontano est, Daenerys Targaryen sta tornando a Pentos con la speranza di formare un esercito per riconquistare il Trono di Spade. Il romanzo comincia durante gli ultimi mesi del 299 CA e prosegue nell'anno successivo.

Riassunto[]

Nei Sette Regni[]

Nelle terre dei Fiumi[]

In seguito al suo rilascio per ordine di Catelyn Tully, Jaime Lannister viene allontanato da Delta delle Acque da Brienne di Tarth. La donna deve riportarlo ad Approdo del Re e assicurarsi che in cambio vengano rilasciate Sansa e Arya Stark. Degli alfieri dei Tully sono sulle loro tracce, ma i due riescono ad evitarli. Jaime trascorre la maggior parte del tempo insultando Brienne, senza curarsi della sua stazza e della sua abilità con la spada. Durante la marcia, i due sono costretti ad abbandonare il fiume e a proseguire per la campagna dove cadono però in un'imboscata tesa da alcuni mercenari provenienti dal continente orientale conosciuti con il nome di Bravi Camerati (prima al servizio dei Lannister, ora degli Stark). I mercenari sequestrano i due fuggitivi e li portano ad Harrenhal, che ora è sotto il loro comando. I Camerati trovano molto divertente il fatto che Jaime sia un prigioniero e, sulla strada per il castello, il loro comandante, Vargo Hoat, ordina che venga tagliata a Jaime la mano con la quale impugna la spada; il tutto, per mandare un messaggio a Tywin Lannister. Subito dopo, Roose Bolton torna al castello e non è affatto colpito dalle azioni compiute dai Camerati. Si trova d'accordo nel riportare Jaime a Approdo del Re e lo manda via, chiedendogli di presentare i suoi più cordiali saluti a lord Tywin. Jaime rimane colpito, in quanto si tratta di un gesto strano da parte di un alfiere degli Stark. Bolton consegna Brienne ai Bravi Camerati che intendono usarla come ostaggio in cambio degli zaffiri promessi o, in caso di insuccesso, di fare di lei ciò che più li aggrada. Bolton abbandona Harrenhal lasciando a Vargo Hoat il ruolo di lord. Hoat getta Brienne nella fossa degli orsi, dalla quale viene salvata grazie all'intervento di Jaime, che torna ad Harrenhal giusto in tempo con l'aiuto degli uomini di Bolton. Insieme ripartono diretti ad Approdo del Re.

L'esercito di Robb Stark torna trionfante a Delta delle Acque dopo aver sconfitto parecchie forze dei Lannister nelle terre dell'Ovest e aver ottenuto grandi vittorie. Tuttavia, Robb è furioso con suo zio Edmure che ha impedito all'esercito di lord Tywin di marciare verso ovest. Infatti, il piano di Robb consisteva nell'aspettare che Tywin si spostasse a ovest per poi farlo cadere in una trappola, impedendogli di intervenire nella battaglia delle Acque Nere. Catelyn è sconvolta quando Robb le rivela di aver sposato Jeyne Westerling del Crag, violando così la promessa di matrimonio fatta alla Casa Frey. Robb sostiene di non aver avuto scelta davanti all'offerta di Jeyne di "consolarlo" dopo che questo aveva ricevuto la notizia che Grande Inverno era stato ridotto in cenere e i suoi fratelli Bran e Rickon erano morti. La situazione degli eserciti degli Stark e dei Tully è critica, dato che le forze congiunte dei Tyrell e Lannister sono molto più numerose delle loro e i Greyjoy stanno sbarrando loro la strada per tornare a casa. A tutto ciò si aggiungono poi le perdite registrate nella fanteria a Duskendale. Nonostante ciò, Robb ha un nuovo piano per aggirare i Greyjoy, prendere loro il Moat Cailin e poter così essere in grado di tornare a Nord. Sfortunatamente, i Signori dei Fiumi dovranno continuare a combattere da soli. Nonostante Catelyn approvi il piano, la sua realizzazione dipende nuovamente dal doversi guadagnare il supporto dei Frey, cosa ora molto improbabile. Robb è arrabbiato con Catelyn per aver liberato Jaime, ma in modo abile approfitta del senso di colpa della madre allo scopo di farle accettare la nomina di Jon Snow, il suo fratellastro, come erede. Non molto tempo dopo, lord Hoster Tully muore e Edmure diventa Lord di Delta delle Acque.

Arya Stark e i suoi amici incontrano un gruppo di uomini conosciuti come la Fratellanza senza vessilli, un'organizzazione di cavalieri indipendenti a difesa del popolino delle terre dei Fiumi devastate dalla guerra. Il gruppo è guidato da lord Beric Dondarrion e dal prete rosso Thoros di Myr. Beric è stato inizialmente inviato da lord Eddard a porre fine alle retate dei Lannister nelle terre dei Fiumi, ma ora lui e i suoi uomini hanno uno scopo più grande. Il gruppo incontra Sandor Clegane (l'ex guardia del corpo di Joffrey che è fuggito terrorizzato dalla battaglia delle Acque Nere) e intende giustiziarlo per i suoi crimini. Alla fine, gli viene concesso un processo per singolar tenzone. Sandor vince uccidendo lord Beric e viene lasciato libero. Con grande sorpresa di Arya, Thoros riesce a resuscitare Beric usando ciò che definisce "un dono da R'hllor". Col tempo Arya si stanca di seguire la Fratellanza e cerca di fuggire, ma finisce invece con l'essere catturata da Sandor Clegane, il quale ha intenzione di riportarla dalla sua famiglia in cambio di un qualche tipo di servizio, e i due si dirigono verso nord. L'esercito di Robb Stark, ora rafforzatosi grazie alle forze di lord Roose Bolton giunte da Harrenhal, raggiunge le Torri Gemelle e Robb tratta con lord Walder Frey. Frey accetta di perdonarlo a condizione che lord Edmure Tully sposi una delle sue nipoti. La nuova sposa di Edmure, Roslin, si rivela essere una donna attraente e gentile, cosa che disorienta Catelyn; infatti, Walder Frey che è noto per la sua irritabilità, avrebbe potuto benissimo fargli sposare una nipote brutta o ritardata. Il matrimonio viene celebrato e successivamente ha luogo una grande festa. Durante il banchetto, i musicisti estraggono delle balestre e cominciano a colpire i partecipanti al banchetto. I Bolton e i Frey esibiscono a loro volta le proprie armi e uccidono molti degli alfieri degli Stark presenti, compresi Dacey Mormont e il Piccolo Jon Umber. Catelyn prende in ostaggio uno dei nipoti di Walder Frey, gli punta un coltello alla gola e minaccia di ucciderlo se qualcuno dovesse fare del male a Robb; nonostante ciò, un uomo con indosso l'armatura e i colori dei Bolton, pugnala Robb al petto. Catelyn uccide l'ostaggio, ma qualcuno a sua volta la afferra e le taglia la gola. Arya e Sandor si trovano appena fuori dal castello quando le "Nozze Rosse" hanno luogo e fuggono verso valle. Molti dei lord del nord vengono o uccisi o fatti prigionieri, ma due mancano all'appello: Robb ha infatti mandato lady Maege Mormont e lord Galbart Glover ad ottenere l'alleanza di lord Howland Reed di Torre delle Acque Grigie, per l'attacco pianificato a Moat Cailin. Arya fa uno strano sogno nel quale è in realtà Nymeria, la meta-lupa che non vede più da molto tempo e che ora guida un grosso branco di lupi nelle terre dei Fiumi. Sogna di trovare un cadavere che galleggia nella Forca Verde a sud delle Torri Gemelle e lo porta a riva, per poi fuggire quando un gruppo di uomini si avvicina. Arya e Sandor Clegane arrivano successivamente ad una locanda e s'imbattono in un gruppo di mercenari al servizio di Gregor, il gigantesco fratello di Sandor, che egli odia. Scoppia una lite: i mercenari vengono uccisi e Sandor rimane ferito. Arya lo abbandona morente sotto un albero e si dirige verso Padelle Salate, la vicina città portuale sul Tridente. Lì trova una nave della città libera di Braavos e quando si rifiutano di portarla a nord, Arya tira fuori la moneta che Jaqen H'ghar le aveva donato precedentemente e i membri dell'equipaggio diventano molto più collaborativi. Non la porteranno a nord, ma acconsentono di portarla con loro a Braavos, al di là del mare Stretto; Arya accetta.

Ad Approdo del Re[]

Davos Seaworth viene trascinato a riva dalla corrente, su un isola rocciosa nel mare Stretto, dopo essere stato quasi ucciso durante la battaglia delle Acque Nere. Viene trovato da alcun alfieri leali a Stannis e riportato a Roccia del Drago. Durante il tragitto, Davos arriva a pensare che la colpevole della sconfitta di Stannis sia Melisandre, la sacerdotessa rossa, e decide che dovrà ucciderla. Una volta arrivato, viene immediatamente imprigionato per tradimento: Melisandre ha visto le sue intenzioni tra le fiamme. La donna parla con Davos e gli rivela che Stannis è stato sconfitto perché lei non era presente durante la battaglia (su richiesta dei suoi alfieri); poi gli chiede semplicemente di essere fedele al suo re. Inoltre, gli dice che non ci sono sette dei, ma due R'hllor, Signore della luce e il suo nemico: il dio Estraneo, Signore delle tenebre la cui guerra si sta combattendo fin dall'alba dei tempi. Stannis libera Davos e gli chiede di diventare suo Primo Cavaliere; Davos accetta e comincia ad imparare a leggere e a scrivere per poter svolgere meglio il suo incarico.

Approdo del Re è libero dalla minaccia di Stannis Baratheon e i Tyrell vengono accolti nella città come salvatori. Re Joffrey acconsente a rinunciare al sua promessa di matrimonio con Sansa Stark, appartenente a una casa disonorata dal tradimento, e promette di sposare al suo posto lady Margaery Tyrell. La gioia di Sansa per la piega presa dagli avvenimenti dura poco, fino a quando non viene data in sposa a Tyrion Lannister. Tyrion, rimasto gravemente ferito durante la battaglia dove ha perso il naso e ha subito altre ferite al viso, tratta Sansa con gentilezza e si rifiuta di consumare il matrimonio contro la volontà della ragazza. Lo stesso Tyrion non è particolarmente felice della piega presa dagli eventi, soprattutto perché suo padre l'ha sostituito come Primo Cavaliere, riducendolo a consigliere. Successivamente viene nominato maestro del conio per sostituire Ditocorto (che nel frattempo viene nominato Lord di Harrenhall, come ringraziamento per il ruolo svolto nell'assicurare l'alleanza tra Lannister e Tyrell). Nonostante la vittoria, i Tully e gli Stark rimangono una minaccia al nord, ma Robb Stark ha commesso un errore mandando la sua fanteria a sud verso Duskendale per minacciare la capitale. Randyll Tarly, il comandante più temuto ed esperto di lord Mace Tyrell, guida un esercito contro gli uomini del nord e li sconfigge, distruggendo più di un terzo delle forze di Robb Stark. Balon Greyjoy, che si auto dichiara Re delle Isole di Ferro e del Nord, invia una proposta di alleanza a Tywin, ma quest'ultimo la respinge, dato che ha un altro piano che non include vendere metà del regno. Si rifiuta però di dire a Tyrion in che cosa consista.

A Roccia del Drago, Davos incontra Edric Storm, uno dei tanti bastardi di re Robert. Si trova qui in quanto Stannis lo sta tenendo al sicuro dai Lannister. Davos è sconvolto quando capisce che Melisandre vuole sacrificare alle sue fiamme Edric e il suo sangue reale per risvegliare i "draghi di pietra", che ella pensa siano le grandi statue che fanno la guardia al castello. Stannis si oppone a questa decisione e offre invece alle fiamme un po' del proprio sangue, facendo i nomi dei tre uomini che vuole morti: Balon Greyjoy, Joffrey Baratheon e Robb Stark. (Cronologicamente, tutto ciò accade poco prima delle Nozze Rosse.

Dopo la recente vittoria diplomatica nell'ottenere l'alleanza dei Tyrell e il titolo di Lord di Harrenhal (anche se il suo castello si trova in possesso dei nemici), Ditocorto lascia Approdo del Re per dirigersi a Nido dell'Aquila e mettere in atto un nuovo piano, ovvero il corteggiamento di lady Lysa Arryn con l'intenzione di sposarla e far sì che acconsenta a sostenere re Joffrey. Tyrion è sospettoso nei confronti di Ditocorto e del suo potere crescente, ma non si trova più in una posizione tale da poterlo fermare. Ad Approdo del Re arriva la notizia della morte del re Robb Stark alle Nozze Rosse, seguita poco dopo da quella della morte di re Balon, travolto da una grande onda mentre si trovava su un ponte a Pyke. Joffrey è entusiasta, soprattutto nel venire a conoscenza dei dettagli più violenti, come il fatto che la testa del metalupo di Robb sia stata cucita sul suo cadavere e che il corpo nudo di Catelyn sia stato gettato nella Forca Verde. Il matrimonio di Margaery e Joffrey ha luogo, ma quest'ultimo trascorre molto più tempo a tormentare suo zio Tyrion che a prestare attenzione a sua moglie. Durante il banchetto di nozze, Joffrey comincia a soffocare e muore sul pavimento in preda alle convulsioni. Tyrion sospetta che si tratti di veleno ed esamina il calice di Joffrey prima di rendersi conto che potrebbe essere incolpato del crimine. Getta via il calice, ma viene visto da parecchi dei presenti. Sua sorella Cersei lo fa arrestare con l'accusa di aver ucciso il nipote. Sansa Stark viene fatta uscire di nascosto dal castello da Ditocorto il quale non ha mai realmente lasciato la città, dove è rimasto per giorni anziché partire per Nido d'Aquila come era previsto che facesse. Egli confessa anche a Sansa di essere il responsabile della morte di Joffrey.

Davos Seaworth impara a leggere e a scrivere. Una delle lettere che riceve lo lascia molto turbato: è da parte dei Guardiani della notte che stanno inviando missive a tutti i re implorando aiuto contro Mace Rayder e i Non Morti. A Roccia del Drago il successo dell'incantesimo di Melisandre convince Stannis a sacrificare Edric Storm alle fiamme per risvegliare i draghi. Tuttavia, Davos riesce di nascosto a portare Edric al sicuro. Stannis si prepara a far giustiziare Davos per tradimento, ma a quest'ultimo viene permesso di leggere la lettera ricevuta dai Guardiani della notte che lascia di stucco Stannis, ma soprattutto Melisandre.

Jaime e Brienne arrivano ad Approdo del Re e vi trovano una situazione precaria. Tommen, il fratello di Joffrey, è stato proclamato re, ma non è stato ancora incoronato; Tyrion attende il processo e gli alfieri dei Tyrell ritengono Brienne responsabile per la morte di Renly, soprattutto il suo amante, ser Loras Tyrell. Brienne viene rinchiusa in una cella per ordine di Jaime, il quale, dopo essere stato nominato Lord Comandante della Guardia Reale, si rende conto che il viaggio e la perdita della mano l'hanno reso più motivato ad adempiere ai propri doveri. Rifiuta l'offerta di suo padre di lasciare la Guardia reale e diventare l'erede di Castel Granito; non riesce a credere che Cersei sostenga che Tyrion abbia ucciso Joffrey e rifiuta le sue avances, decidendo di rimanere fedele ai suoi voti. Tyrion decide di rischiare il tutto per tutto durante il suo processo. Lord Oberyn Martell di Dorne, che si trova in città per rappresentare suo fratello Doran e presenziare al matrimonio reale, nutre un forte desiderio di vendetta nei confronti di Gregor Clegane che ha ucciso e stuprato sua sorella Elia (la moglie del Principe Rhaegar Targaryen) e i suoi figli durante il Sacco di Approdo del Re. Tyrion sceglie un processo per singolar tenzone e Cersei nomina Gregor Clegane come suo campione, mentre Oberyn prende le difese di Tyrion. Durante lo scontro, Oberyn sembra avere la meglio dopo aver colpito il gigantesco Gregor con una lancia avvelenata. Sfortunatamente, pensa di avere già la vittoria in pugno e Gregor, approfittandone, riesce ad ucciderlo. Tyrion viene condannato a morte, ma fugge grazie all'aiuto di Jaime e Varys. Nel tragitto per uscire dal castello, Jaime rivela a Tyrion che la sua prima moglie non era una prostituta, come loro padre gli aveva sempre fatto credere, ma era in realtà la figlia del proprietario di un piccolo podere. Tyrion lo considera un tradimento imperdonabile da parte di entrambi; così si dirige verso le stanze di suo padre e con freddezza lo colpisce all'inguine con una balestra prima di andarsene su una nave procurata da Varys che lo porta al di là del Mare Stretto. Jaime libera Brienne, le dona la spada che Lord Tywin ha fatto forgiare da quella di acciaio valyriano una volta appartenuta ad Eddard Stark, e le dice di mantenere il giuramento che ha fatto a Lady Catelyn, trovare Arya e Sansa e riportarle a casa. Inoltre, le confessa che il vero motivo per cui ha tradito il suo giuramento e ha assassinato Re Aerys è perché Aerys aveva nascosto barili di altofuoco in tutta Approdo del Re e pianificava di distruggere la città durante il Sacco. Aveva compiuto il suo atto più ignobile per salvare innocenti, ma nessuno gli avrebbe creduto. Brienne parte per la sua ricerca. A Nido dell'Aquila, Sansa vive con la costante paura di Lysa Arryn, sua zia psicotica, che alla fine impazzisce di gelosia per le attenzioni che il novello sposo, Lord Baelish, riserva alla giovane, e tenta di ucciderla. Ditocorto salva Sansa scaraventando Lysa fuori dalla "porta della luna" di Nido dell'Aquila e incolpa della sua morte il menestrello di corte. Tuttavia, prima che ciò accada, Lysa rivela a Sansa che è stato Ditocorto a dirle di avvelenare Jon Arryn e incolpare i Lannister. Nell'epilogo, Merrett Frey guida una piccola squadra ad una trattativa con un gruppo della Fratellanza senza vessilli che ha preso in ostaggio parecchiFrey e richiede un riscatto. Durante la trattativa, i Fratelli rivelano che hanno impiccato e ucciso gli altri Frey. Fanno notare a Merrett che egli era presente alle Nozze Rosse e ha aiutato ad uccidere gli ospiti presenti; in risposta Merrett chiede che vi sia un testimone a provare la veridicità della loro affermazione. A quel punto, appare una figura malconcia che conferma la versione. Merrett Frey viene impiccato vicino ai cadaveri della sua famiglia, mentre la figura irriconoscibile di Catelyn Stark, nei panni di Lady Stoneheart, osserva con occhi pieni d'odio.

Alla Barriera[]

La maggior parte delle forze dei Guardiani della Notte è al Pugno dei Primi Uomini aspettando di ricevere notizie da Qhorin il Monco e Jon Snow. All'improvviso, una sentinella suona il corno tre volte, una cosa che non succedeva da quasi 8000 anni e che segnala la presenza di Estranei. I Guardiani si trovano sotto l'attacco dei "non morti" e dei leggendari demoni dei ghiacci della storia antica. Durante questo attacco subiscono gravi perdite, ma infine riescono a ritirarsi in modo abbastanza ordinato. Sam Tarly uccide uno degli Estranei con uno strano pugnale che Jon Snow ha ricavato per lui da delle piccole lastre di ossidiana (o "vetro di drago") che ha trovato al Pugno. I Guardiani si riorganizzano al Castello di Craster, ma alcuni dei membri meno rispettabili si ribellano e uccidono il Lord Comandante Jeor Mormont. Nel caos Sam riesce a scappare con l'aiuto di Gilly, una delle figlie-mogli di Craster, e insieme riescono ad arrivare a sud, verso la Barriera. Vengono aiutati da "Manifredde, una strana figura in groppa a un alce. Jon Snow viene portato da Mance Rayder, e qui riesce a convincere il re oltre la Barriera, che abbia davvero voltato le spalle ai Guardiani. Egli scopre che i leggendari Estranei sono ritornati e stanno guidando il popolo libero a sud, verso la Barriera. Mance sta cercando senza successo il leggendario Corno dell'Inverno che, una volta suonato, è in grado di distruggere la Barriera. Jon non è convinto dalla storia. Alla fine, Jon viene mandato a sud in una missione per scalare la Barriera, girarle intorno e attaccare ilCastello Nero da sud per permettere ai bruti di passare per i cancelli. Jon, invece, fugge e raggiunge il Castello Nero in tempo per avvisare della minaccia; dato che molti degli altri membri dei Guardiani sono morti o scomparsi, Jon è costretto a guidare una misera difesa contro i bruti, ma riesce comunque a sconfiggerli. Tra i morti c'è Ygritte, una bruta che per un po' era stata l'amante di Jon. Dopo essere fuggiti dalle rovine di Grande Inverno, Bran Stark, Jojen e Meera Reed si dirigono a nord seguendo gli strani sogni di Bran di un corvo con tre occhi. Raggiungono la Barriera al castello abbandonato di Forte della Notte, ma non riescono ad andare oltre. All'improvviso, s'imbattono in Samwell Tarly e Gilly; attraverso un passaggio segreto in un pozzo, Sam li porta da Manifredde che li accompagnerà a nord, mentre egli ritornerà al Castello Nero con Gilly, acconsentendo a mantenere il segreto sulla sopravvivenza di Bran. L'esercito di bruti, composto da più di 40000 uomini, raggiunge il Castello Nero e attacca la Barriera in quel punto. Jon guida una difesa tenace che porta alla morte di migliaia di bruti, ma sembra che i Guardiani stiano per essere annientati. Le cose peggiorano quando arriva Janos Slynt, ex comandante della Guardia Cittadina di Approdo del Re esiliato per volere di Tyrion Lannister. Essendo uno dei nemici di Eddard Stark, Slynt prende subito in antipatia Jon Snow e lo accusa di essere un traditore. Successivamente lo manda a trattare con Mance Rayder; Jon si aspetta di venire ucciso, ma Rayder è più comprensivo riguardo al suo tradimento. Jon è sconvolto quando scopre che Rayder alla fine ha trovato il Corno dell'Inverno e si sta preparando a suonarlo. All'improvviso, si sentono dei corni da est e una grande unità di cavalleria attacca l'esercito di bruti gettandolo nel caos e spingendolo alla ritirata. Sotto lo sguardo incredulo di Jon, ciò che è rimasto dell'esercito di Re Stannis Baratheon è arrivato in soccorso. Rayder viene catturato e imprigionato. Stannis rivela di aver ricevuto notizie della situazione estremamente difficile della Barriera e che Melisandre crede che l'invasione dei bruti non sia che un'avvisaglia del ritorno degli Estranei, i nemici giurati del dio rosso R'hllor. Stannis decide di formare un nuovo regno a partire da un nord ormai distrutto e privo di un leader. Con la morte di Lord Mormont, il posto di Lord Comandante è ormai vacante e i Guardiani della Notte devono eleggerne uno nuovo. La confraternita esprime il suo voto, ed è Jon Snow ad ottenere la maggioranza delle preferenze.

Nel continente orientale[]

Ritornando a Pentos per mare, Daenerys viene a sapere da Ser Jorah Mormont che dei grandi eserciti di schiavi possono essere comprati nelle città della Baia degli Schiavisti: Meereen, Astapor eYunkai. Con disappunto di Arstan Barbabianca (lo schiavismo è illegale nei Sette Regni da millenni), Daenerys compra i servigi degli Immacolati, i temuti guerrieri eunuchi di Astapor. Quando i lord schiavisti di Astapor cercano di prendere come pagamento uno dei draghi di Daenerys, la ragazza li fa bruciare vivi. Gli Immacolati acconsentono a servirla, mentre Daenerys fa liberare gli schiavi di Astapor. Ella guida così un grande esercito verso nord, a Yunkai, il che forza i signori della città a rilasciare i propri schiavi e consegnarli al servizio di Daenerys per evitare una pesante sconfitta. Tuttavia, i signori di Meereen scelgono di opporsi a Daenerys uccidendo 163 dei loro schiavi e lasciando un cadavere impalato per ogni miglio della strada che costeggia la città. Daenerys assedia la città invano. Successivamente scopre che due traditori fanno parte del gruppo di persone che la sostengono: Ser Jorah Mormont e Arstan Barbabianca. La natura del loro tradimento è però molto diversa. Mormont ha venduto informazioni sul suo conto a Robert Baratheon finché non sono arrivati a Qarth; Arstan Barbabianca è in realtà Ser Barristan Selmy, ex membro della Guardia Reale di Re Aerys e Robert. Barristan vuole porre rimedio al vecchio torto commesso accettando Robert come suo re e cerca Daenerys, la vera erede Targaryen del Continente Occidentale, per assicurarsi che la follia di suo padre non affligga anche lei. Daenerys offre ad entrambi la possibilità di rimediare: dovranno introdursi di nascosto a Meereen attraverso le fogne e aprirne i cancelli. L'impresa ha successo e Meereen cade sotto l'esercito di Daenerys. La ragazza perdona Barristan Selmy e lo nomina Lord Comandante della Guardia delle Regina. Tuttavia, pensa di non potersi comunque più fidare di Mormont e lo bandisce dal suo cospetto. Dopo essere venuta a sapere che Astapor è caduta sotto il controllo di un dittatore brutale che ha approfittato del vuoto di potere che lei ha creato, Daenerys si rende conto di non poter permettere che ciò accada a Meereen e decide di rimanere, governare e imparare ad essere la regina che il Continente Occidentale ha bisogno che sia.

Personaggi[]

La storia è raccontata attraverso gli occhi di 10 personaggi principali, con il prologo e l'epilogo narrati da due personaggi il cui punto di vista viene usato unicamente in questa occasione:

Capitoli[]

  • Prologo
  • Jaime I
  • Catelyn I
  • Arya I
  • Tyrion I
  • Davos I
  • Sansa I
  • Jon I
  • Daenerys I
  • Bran I
  • Davos II
  • Jaime II
  • Tyrion II
  • Arya II
  • Catelyn II
  • Jon II
  • Sansa II
  • Arya III
  • Samwell I
  • Tyrion III
  • Catelyn III
  • Jaime III
  • Arya IV
  • Daenerys II
  • Bran II
  • Davos III
  • Jon III
  • Daenerys III
  • Sansa III
  • Arya V
  • Jon IV
  • Jaime IV
  • Tyrion IV
  • Samwell II
  • Arya VI
  • Catelyn IV
  • Davos IV
  • Jaime V
  • Tyrion V
  • Arya VII
  • Bran III
  • Jon V
  • Daenerys IV
  • Arya VIII
  • Jaime VI
  • Catelyn V
  • Samwell III
  • Arya IX
  • Jon VI
  • Catelyn VI
  • Arya X
  • Catelyn VII
  • Arya XI
  • Tyrion VI
  • Davos V
  • Jon VII
  • Bran IV
  • Daenerys V
  • Tyrion VII
  • Sansa IV
  • Tyrion VIII
  • Sansa V
  • Jaime VII
  • Davos VI
  • Jon VIII
  • Arya XII
  • Tyrion IX
  • Jaime VIII
  • Sansa VI
  • Jon IX
  • Tyrion X
  • Daenerys VI
  • Jaime IX
  • Jon X
  • Arya XIII
  • Samwell IV
  • Jon XI
  • Tyrion XI
  • Samwell V
  • Jon XII
  • Sansa VII
  • Epilogo
  • Appendice
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