La Ribellione dei Blackfyre si sviluppa a partire da una disputa dinastica tra i figli di Re Aegon IV. Il conflitto vede scontrarsi i Targaryen e i pretendenti della Casa Blackfyre in una guerra civile che risulta nella divisione del reame.
Antefatto[]
Re Aegon IV Targaryen legittima tutti i suoi figli bastardi[]
Re Aegon IV Targaryen, sul letto di morte, legittima tutti i suoi figli bastardi chiamati i Grandi Bastardi. Di questi, il più importante è Daemon Blackfyre, un grande guerriero e il possessore della spada dei re Targaryen, Blackfyre.
Successione di Re Daeron II[]
Nel 184 AA, Daeron II succede ad Aegon IV. Re Daeron è un uomo studioso e di cultura e regna su di una corte sofisticata, frequentata da maestri e uomini colti, e percepita come effeminata ed eccessivamente raffinata. Ciò non piace a molti dei suoi cortigiani e ai nobili più marziali. Il suo matrimonio con la principessa Dorniana Myriah introduce influenze e maniere straniere a corte, contribuendo al malcontento all'interno del suo regno.
Dubbi sulla legittimità di Re Daeron II[]
Oltre all'influenza Dorniana a corte, ad aggravare ulteriormente la situazione è un famoso pettegolezzo secondo cui la sorella e sposa di Re Aegon IV, Naerys, avesse rivolto le proprie attenzioni anche all'altro fratello, Aemon Targaryen. Ciò suggerisce la possibilità che Daeron II in realtà non sia figlio di Aegon IV.
La guerra[]
Aperta ribellione nel 195 AA[]
Dopo più di dieci anni, nel 195 CA la crescente tensione sfocia in guerra aperta. La causa immediata è la rabbia di Daemon Blackfyre nei confronti di Daeron, che aveva fatto fidanzare sua sorella Daenerys al Principe di Dorne Maron Martell. Tuttavia, Daemon si ribella dopo tanti anni dalla morte di Aegon il Mediocre per diverse ragioni, una delle quali è rappresentata dal crescente risentimento per il suo status di bastardo, e per ciò che questo significa. Un'altra ragione è data dal suo circondarsi di consiglieri che lo incitano alla rivolta. Re Daeron invia la Guardia Reale ad arrestarlo, ma Daemon fugge con l'aiuto di Ser Quentyn Ball, il maestro d'arme della Fortezza Rossa.
Daemon Blackfyre raduna un consistente esercito contro Re Daeron II[]
Daemon raduna un consistente esercito per affrontare Daeron. A lui si unisce il suo fratellastro Aegor Rivers, detto "Acreacciaio", uno dei Grandi Bastardi. Brynden Rivers, detto "Corvo di Sangue", è un altro dei Grandi Bastardi e rimane fedele al re. Durante il Concilio Ristretto, Corvo di Sangue sostiene una linea dura contro i ribelli, vincendo sul desiderio del Principe Baelor Lancia Spezzata di poterli perdonare. Daemon comincia a coniare una propria moneta.
Pesanti combattimenti scoppiano l'anno seguente[]
Pesanti combattimenti scoppiano l'anno seguente e le Terre dei Fiumi ne sono particolarmente afflitte. Ser Quentyn "Palla di Fuoco" attacca le Terre dell'Ovest, uccidendo Lord Lefford ai cancelli di Lannisport e sconfiggendo Lord Damon Lannister in seguito. Sul guado del Mander, Ser Quentyn uccide tutti i figli di Lady Penrose ad eccezione del più giovane, che risparmia per fare un favore alla nobildonna. Generale chiave, viene ucciso da un'arciere durante la Battaglia di Campo dell'Erba Rossa.
La Battaglia di Campo dell'Erba Rossa nel 196 AA[]
Infine, durante la Battaglia di Campo dell'Erba Rossa del 196 CA, Acreacciaio e Blackfyre guidano una grande forza contro un esercito lealista comandato dal Principe Maekar e da Lord Hayford, il Primo Cavaliere del Re. Il combattimento è molto pesante e Lord Hayford viene ucciso. Durante la battaglia, Daemon Blackfyre si ritrova faccia a faccia con Ser Gwayne Corbray della Guardia Reale, possessore della spada in acciaio di Valyria Signora Sconsolata. Si racconta che ci volle quasi un'ora di duello prima che Blackfyre ottenesse il vantaggio. In quel momento, però, una seconda forza lealista guidata dal Principe Baelor si avvicina da sud. Forse, il fatto che Brynden Corvo di Sangue e i suoi arcieri, le Zanne del Corvo, catturano e assumono una posizione sulla cima del Promontorio Piangente che sovrasta il campo di battaglia e permette loro di far piovere frecce su Daemon Blackfyre e i suoi comandanti, rende ancora più critica la situazione. Brynden in persona uccide il suo fratellastro Daemon Blackfyre e i suoi figli gemelli, Aemon ed Aegon. I ribelli iniziano ad andare in rotta, ma Acreacciaio li riallinea guidando una carica che decima le Zanne del Corvo, strappando l'occhio di Corvo di Sangue nel processo. Comunque, le forze Dorniane del Principe Baelor guadagnano il campo di battaglia e schiacciano l'esercito ribelle contro il muro di scudi di Maekar. Non si conosce il numero degli uomini che prendono parte alla battaglia finale, ma è risaputo che più di diecimila periscono nello scontro, facendo guadagnare al luogo dello scontro il nome di Campo dell'Erba Rossa. Con la morte di Daemon e la sconfitta delle sue forze, la Ribellione può dirsi conclusa.
Conseguenze[]
I cantastorie immortalano successivamente la Battaglia di Campo dell'Erba Rossa con la canzone "Il Martello e l'Incudine", riferendosi alla strategia di Baelor e Maekar. Acreacciaio riesce a recuperare la spada Blackfyre dal campo di battaglia e fugge nelle Città Libere, dove i restanti figli di Blackfyre si erano già rifugiati. In esilio, i discendenti di Daemon continuano la loro lotta per il Trono di Spade. L'ultimo maschio della sua linea, Maelys Il Mostruoso, viene ucciso durante la Guerra dei Re da Nove Soldi da Barristan Selmy, presumibilmente mettendo fine una volta per tutte alla minaccia Blackfyre.
Case partecipanti[]
Qui di seguito sono riportate le nobili Case che hanno partecipato alla guerra, divise per schieramento.
Lealisti (Sostenitori dei Targaryen)[]
Ribelli (Sostenitori dei Blackfyre)[]
- Casa Lothston, sebbene passino ai Targaryen prima della Battaglia di Campo dell'Erba Rossa.