Lady Melessa Florent è un membro di Casa Florent, figlia maggiore di Lord Alester Florent e Melara Crane, moglie di Lord Randyll Tarly e madre di Samwell, Talla, Dickon Tarly e altre due figlie delle quali non se ne conosce il nome. È cugina di Selyse Florent, moglie di Stannis Baratheon, e di Ser Imry Florent.
Biografia[]
Seconda stagione[]
Prima di lasciare il castello di Craster, Samwell Tarly dà a Gilly un ditale che una volta apparteneva a sua madre Melessa. Le racconta che lui un tempo leggeva per lei mentre lei cuciva ma quando suo padre venne a saperlo li obbligo a smettere. Afferma inoltre che il ditale è l'unico oggetto che ha di lei e che era un dono datogli quando partì per la Barriera.
Sesta stagione[]
Siccome alla Cittadella non sono ammesse le donne e i bambini, Sam spera di far stare Gilly e il suo bambino a Collina del Corno, dalla propria famiglia. Gilly protesta, ma Sam la rassicura dicendo che è per la sua protezione.
Arrivati a Collina del Corno, Sam, sapendo che suo padre odia i bruti, istruisce Gilly di dire che lei è sua moglie proveniente da Città della Talpa e che il piccolo Sam è loro figlio. La madre di Sam, lady Melessa Tarly, e i fratelli Talla e Dickon sono molto gentili con Sam e Gilly. Il padre di Sam, Randyll, purtroppo non è altrettanto ospitale e quando la famiglia è riunita a cena comincia a deridere il figlio, insultandolo per il suo peso e dicendogli che i Guardiani della Notte non sono riusciti a fare di lui un uomo.
Di fronte all'ingiusto trattamento del lord, Gilly difende Sam con coraggio, ma purtroppo l'uomo capisce, dalle parole della ragazza, che lei è una bruta e accusa il figlio di essersi lasciato sedurre da una selvaggia e averci generato anche un "bastardo" assieme. Melassa perde la pazienza e rimprovera il marito dicendo che non è Sam a disonorare Casa Tarly, bensì lui stesso e porta Gilly fuori dalla sala da pranzo accompagnata da Talla.
Dietro le quinte[]
- Melessa Florent è stata interpretata da Samantha Spiro mentre in italiano è stata doppiata da Roberta Paladini.