Con il termine Libera Fortezza di Valyria (Valyrian Freehold) ci si riferisce al vasto territorio controllato dai Valyriani nel continente di Essos. Centrata attorno alla città di Valyria nell'omonima penisola, la Libera Fortezza era la più grande civiltà del suo tempo e al culmine della sua potenza copriva oltre la metà del Mondo Conosciuto.
Storia[]
In origine, i valyriani non erano nient'altro che una piccola, pacifica popolazione di pastori stanziata nella Penisola di Valyria. Tale situazione è rimasta invariata sinché i valyriani non si sono imbattuti nei draghi, dei rettiloidi legati alla magia, rintanati alle Quattordici Fiamme, la catena di vulcani della suddetta penisola. I valyriani hanno domato le creature appena scoperte ricorrendo a sortilegi, divenendo presto esperti nell'arte di allevare ed addestrare le bestie per trasformarle in devastanti macchine da guerra. Grazie al fuoco dei draghi, i valyriani hanno esteso la propria influenza sulle terre circostanti, costituendo un unico, sterminato dominio con capitale Valyria. Un mondo pervaso dalla magia, con torri altissime che sfioravano i cieli, solcati dai draghi in volo; con sfingi di pietra che sorvegliavano gli uomini con occhi di granato e fabbri che forgiavano spade formidabili e leggendarie, in grado di tenere il filo meglio di qualsiasi altra arma da taglio.
L'ascesa[]
Circa cinquemila anni or sono, nel panorama della nascente egemonia valyriana, l'Antico Impero Ghiscari controllava quasi tutto il Continente Orientale. I ghiscariani hanno tentato di arrestare l'espansione valyriana e la Libera Fortezza si è così trovata coinvolta in una serie di feroci guerre. Le legioni ghiscari hanno sferrato ben cinque attacchi, nessuno dei quali ha però avuto l'effetto desiderato: con l'aiuto dei draghi, Valyria si è riconfermata ogni volta vincitrice.
Durante l'ultimo scontro armato, i valyriani hanno marciato sulla capitale dei nemici, Vecchia Ghis, radendola al suolo e cospargendo i campi di teschi, sale e zolfo. L'Impero Ghiscari era ormai giunto alla fine. I suoi abitanti e la rispettiva cultura sono stati spazzati via dalla faccia della terra.
Conquistata Ghis, Valyria ha ulteriormente ampliato i suoi domini inglobando le colonie ghiscari della Baia degli Schiavisti e molte altre ancora.
La guerra contro i Rhoynar[]
Quando i valyriani hanno rivolto le loro mire espansionistiche ai territori dei rhoynar, il principe Garin il Grande ha risposto mobilitando un esercito di circa 250.000 unità nella cosiddetta Seconda Guerra delle Spezie. Tuttavia, la resistenza si è rivelata vana ed i rhoynar sono andati incontro ad un'ecatombe. I sopravvissuti sono fuggiti a Dorne, guidati dalla regina guerriera Nymeria. I cantastorie raccontano che le sue diecimila navi trasportavano donne e bambini, indicando che la parte maschile della popolazione era stata completamente, o quasi, sterminata nel conflitto con Valyria.
L'imperialismo valyriano e l'espansione in Occidente[]
La Libera Fortezza, in continua espansione, si è spinta anche ad occidente. Gli abitanti delle terre assoggettate erano schiavizzati ed impiegati per estrarre ricchezze dalle miniere delle Quattordici Fiamme o per costruire nuove città e le cosiddette strade valyriane, che collegavano tutto il territorio alla capitale. Le città fatte erigere dai valyriani comprendono Oros, Mantarys, Tyria e tutte le Città Libere, fatta eccezione per Braavos.
All'apice del suo potere, la Fortezza ricopriva quasi tutto il Continente Orientale ed i territori ad ovest delle Montagne delle Ossa. Le innumerevoli città sotto il suo controllo si caratterizzavano per le già menzionate torri, di straordinaria bellezza e tanto alte da sembrar toccare il cielo. All'incirca duecento anni prima del Disastro, la Fortezza si è espansa oltre le coste occidentali del continente, colonizzando l'isola di Roccia del Drago nel Mare Stretto. Qui è stata eretta una roccaforte, probabilmente utilizzata per i commerci con le terre dell'Occidente. L'isola rappresentava il punto più occidentale dell'espansione valyriana.
Il Disastro e le conseguenze[]
Il Disastro di Valyria è una catastrofe verificatasi approssimativamente a un secolo di distanza dall'approdo di Aegon a Westeros. La lava ardente delle Quattordici Fiamme, alimentata dalla magia dei piromanti, ha investito e distrutto Valyria insieme all'immane impero da lei creato. Il Disastro ha frammentato le terre attorno alla città in numerose, piccole isole, dando origine al Mare Fumante.
Con il suo centro di potere distrutto, l'impero è crollato. Delle potenti famiglie di signori dei draghi che governavano la Libera Fortezza, solo la Casa Targaryen sopravvisse, poiché si era stabilita a Roccia del Drago lontano attraverso il Mare Stretto anni prima del Disastro.
Le colonie sopravvissute della Libera Fortezza di Valyria si divisero in città-stato indipendenti rivali. A ovest, sono diventate le città libere. A est, le città conquistate da Ghiscari della Baia degli Schiavisti hanno riaffermato la loro indipendenza, ma cinquemila anni di dominio valyriano avevano spazzato via gran parte della loro cultura originale.