La Vipera e la Montagna (The Mountain and the Viper) è il quarantottesimo episodio della serie Il Trono di Spade e l'ottavo della quarta stagione. È stato trasmesso per la prima volta negli USA il 1° giugno 2014 e in Italia il 6 giugno 2014. L'episodio è stato scritto da David Benioff e D.B. Weiss e diretto da Alex Graves.
Trama[]
A Città della Talpa arrivano visitatori inaspettati. Le motivazioni di Petyr Baelish vengono messe in discussione. Ramsay Bolton cerca di dimostrare il suo valore al padre. Il destino di Tyrion Lannister è deciso.
Riassunto[]
Al Nord[]
A Città della Talpa, delle prostitute stanno intrattenendo alcuni Guardiani della Notte in visita. Una delle donne va sul retro, dove litiga con Gilly perché il suo bambino l'ha svegliata la notte precedente. La donna minaccia il bambino, ma Gilly la zittisce riconoscendo un uomo che imita il verso di un gufo come segno dell'attacco imminente dei bruti. Poco dopo, un gruppo di bruti, che comprende Tormund, Ygritte e alcuni Thenn, cala sul villaggio uccidendo tutti. Ygritte trova Gilly e il bambino nascosti in un anfratto e fa segno loro di fare silenzio, salvando la vita a entrambi.
Ramsay Snow manda Reek "travestito" da Theon Greyjoy a Moat Cailin per trattare con la guarnigione di Uomini di Ferro. Ralf Kenning, comandante della guarnigione, ascolta l'offerta dei Bolton (la resa in cambio di un passaggio sicuro verso casa), ma la rifiuta, fino a quando non viene ucciso da uno dei suoi stessi uomini, che invece accerta l'offerta e consegna il castello ai Bolton. Ramsay fa però uccidere e scorticare tutti gli uomini di ferro, contravvenendo alla parola data.
Con Moat Cailin nelle sue mani, Ramsay si presenta a suo padre Roose Bolton con lo stendardo che fino a poco fa garriva dalla torre del castello. I due si allontanano a piedi e Ramsay lo informa che non si hanno più notizie da Locke, ma lord Roose dice che non è importante, dato che Bran e Rickon Stark sono probabilmente morti, inoltre molti uomini di ferro sono fuggiti verso nord e molti seguiranno. Dalla cima di una collina, lord Roose mostra la vastità del Nord al figlio e dice che ora è Protettore del Nord. Come premio per avergli consegnato Moat Cailin, lord Roose mostra al figlio una lettera di legittimazione firmata dal re in persona, che lo riconosce ora come Ramsay Bolton, legittimo membro della Casa Bolton. Ramsay promette che sarà degno di tale nome e, insieme al suo esercito, fa ritorno verso la loro nuova casa: Grande Inverno.
Alla Barriera[]
La notizia degli eventi di Città della Talpa raggiunge Castello Nero. Jon Snow si trova all'interno della sala con Pyp, Edd, Grenn e Samwell Tarly, che già piange la morte di Gilly. Grenn è furioso per la morte di alcuni confratelli durante l'attacco, ma Edd fa notare che non avrebbero neanche dovuto trovarsi laggiù. Pyp cerca di sollevare il morale di Sam, spiegandogli che Gilly potrebbe essersi salvata come loro stessi si sono salvati dalla Grande Escursione e Edd gli dà ragione, aggiungendo che la ragazza è riuscita persino a salvarsi da Craster, durante la marcia fino alla Barriera e da un Estraneo.
Jon capisce che il prossimo obiettivo è Castello Nero e che l'esercito di Mance Rayder è molto vicino. Grenn calcola che i confratelli sono centodue, mentre Mance ha centinaia di migliaia di uomini. Edd suggerisce quindi che chiunque viva più a lungo bruci i cadaveri degli altri, onde evitare che tornino in vita come Non-morti.
A Meereen[]
Gli Immacolati stanno lavandosi nel fiume e, poco lontano, Verme Grigio nota Missandei e altre donne fare lo stesso. L'uomo inizia a fissare Missandei e, quando la ragazza se ne accorge, si copre. Più tardi, Daenerys Targaryen chiede se Verme Grigio la stesse spiando, ma Missandei dice di no e Daenerys aggiunge che i Dothraki non si vergognano della nudità, al che l'ancella ribadisce di non essere una dothraki e, con gran stupore della regina, che Verme Grigio era interessato. Daenerys si chiede quindi che tipo di castrazione subiscano gli Immacolati e Missandei risponde che, sebbene se lo sia chiesto anche lei, non ne hai idea.
Più tardi, Verme Grigio si avvicina a Missandei nella sala del trono, scusandosi per averla guardata al fiume. Aggiunge che le lezioni di Lingua Comune che la ragazza le sta impartendo gli sono molto preziose. Missandei lo corregge e non ricorda di avergli mai insegnato la parola "prezioso", così il soldato rivela che anche ser Jorah Mormont lo sta aiutando. Missandei gli chiede allora se ricorda il suo vero nome, ma Verme Grigio risponde di no e che non si ricorda neppure di quando l'hanno castrato. Quando la ragazza si dice dispiaciuta, lui non è d'accordo e asserisce che se non fosse mai diventato un Immacolato non l'avrebbe mai conosciuta. Si scusa di nuovo e, prima di andarsene, Missandei gli dice che è contenta l'abbia vista nuda.
Ser Barristan Selmy osserva gli Immacolati tirare giù i cadaveri dalle croci, quando gli si avvicina un ragazzino porgendogli una pergamena con il sigillo del Primo Cavaliere del Re. Ser Barristan legge sconvolto il contenuto della lettera e ne parla con ser Jorah: il documento è un perdono reale firmato da Re Robert Baratheon. Ser Barristan lo accusa di aver spiato Daenerys per conto della corona e dice che ne parlerà alla regina, aggiungendo che a ser Jorah non sarà mai più permesso di stare solo con lei.
Ser Jorah viene quindi convocato nella sala del trono dove Daenerys, furibonda, chiede spiegazioni. Il cavaliere cerca di spiegare che si tratta di un piano di lord Tywin Lannister per seminare discordia tra loro, ma quando la regina gli fa notare che il perdono è stato firmato l'anno in cui si sono conosciuti, ser Jorah ammette che non è un falso. Confessa di aver mandato lettere a Varys ad Approdo del Re con informazioni su lei e Viserys, incluso il loro arrivo a Pentos e il matrimonio con Khal Drogo. Daenerys chiede quindi se l'ha anche informato della sua gravidanza e conclude che è colpa sua se hanno cercato di avvelenarla. Ser Jorah protesta che l'ha salvata e chiede perdono, ma Daenerys è troppo arrabbiata e gli concede di aver salva la vita a patto che lasci Meereen entro il giorno successivo. Ser Jorah obbedisce e, la mattina dopo, si allontana a cavallo.
A Nido dell'Aquila[]
Petyr Baelish testimonia di fronte a un tribunale composto da lord Yohn Royce, lady Anya Waynwood e ser Vance Corbray. I tre parlano degli antenati di Petyr, originari di Braavos, e lord Yohn aggiunge di aver saputo molte cose su di lui, non del tutto positive. Insiste inoltre che nessuno ha detto nulla quando Jon Arryn l'ha nominato maestro del conio, ma che la sua presenza intorno a Lysa Arryn era tutt'altra faccenda. Petyr cerca di spiegare che Lysa si è suicidata e lady Anya si trova d'accordo nel dire che Lysa era una "persona strana", ma anche che adorava il figlio e che non l'avrebbe mai lasciato solo. Lord Yohn sottolinea anche lo strano tempismo del matrimonio con Petyr, avvenuto poco prima della morte della donna. Entrambi concordano che la sola a poter far chiarezza è l'unica testimone, la "nipote" di Petyr.
Lady Anya chiede a Sansa se il suo vero nome è Alayne e se è la nipote di Petyr e la ragazza conferma. Poco dopo, però, si trova costretta a scusarsi con Petyr dicendo che deve dire la verità: afferma quindi di essere Sansa Stark di Grande Inverno. Lord Yohn è furioso per le menzogne di Petyr, ma Sansa spiega che, sin dalla morte di suo padre, è stata prigioniera ad Approdo del Re e che Petyr, suo unico amico, è riuscito a farle lasciare la città e a portarla da Lysa, facendole promettere di non rivelare il suo vero nome. Sansa dice che Lysa era una donna tormentata, terrorizzata dal fatto che Petyr potesse lasciarla per una donna più giovane. Omettendo la parte del bacio, aggiunge che Lysa ha minacciato di gettarla dalla Porta della Luna e che Petyr ha cercato, senza successo, di calmarla. Lysa si è infine gettata nel vuoto. Sansa, a tal punto, scoppia in lacrime, convincendo la giuria.
I tre nobili si allontanano insieme a Petyr parlando del piccolo Robin, trattato quasi come un neonato nonostante abbia ormai dieci anni. Petyr chiede quindi ai lord della Valle di sostenere il loro giovane signore e farlo diventare un vero e proprio guerriero.
Più tardi, Petyr fa visita a Sansa e le chiede perché l'ha difeso. La ragazza, intenta a rammendare un vestito, spiega che, se l'avessero condannato a morte, lei sarebbe rimasta sola e chi sa cosa le sarebbe successo. Petyr osserva che lei ha scommesso sull'uomo che conosceva e non sugli sconosciuti e Sansa fa notare che sa quello che vuole, ma non risponde quando Petyr le chiede se lo sa davvero.
Robin Arryn confessa di aver paura di lasciare Nido dell'Aquila, dato che sua madre diceva che era il posto più sicuro per lui, ma Petyr gli fa notare che alcuni muoiono persino durante la cena, nel proprio letto o in bagno: il bambino dovrebbe preoccuparsi della vita, non della morte. In quel momento arriva Sansa, con i capelli tinti di scuro e un abito di piume nere.
Poco lontano, Arya Stark e Sandor Clegane parlano della morte di Joffrey Baratheon e di quanto abbia lasciato insoddisfatta la bambina, che voleva essere presente. I due arrivano infine alla Porta Insanguinata, dove vengono informati della morte di Lysa Arryn. Sandor rimane di stucco, mente Arya esplode in una risata isterica.
Ad Approdo del Re[]
Poco prima dell'inizio del processo, Jaime e Tyrion sono nella cella e discutono dell'ironia del Processo per singolar tenzone, dove l'innocenza di un uomo viene decisa in base all'esito del combattimento tra altri due. Tyrion chiede al fratello se Oberyn Martell ha qualche possibilità e Jaime ammette di non averlo mai visto combattere, ma sembra molto sicuro di sé. I due parlano brevemente di un loro lontano parente, Orson Lannister, un ragazzo dalla mente semplice. Quando le campane iniziano a suonare, Jaime conduce Tyrion fuori dalla sua cella e gli augura buona fortuna.
Tyrion viene scortato nell'arena e quando vede Oberyn intendo a bere vino, con indosso un'armatura leggera e senza elmo, le sue preoccupazioni aumentano. Ser Gregor Clegane fa il suo ingresso, armato di un'enorme spada e ben coperto da una pesante armatura. Ellaria Sand rimane scioccata alla vista della stazza dell'avversario, ma Oberyn le assicura che lo ucciderà.
Mentre lo scudiero di Oberyn passa la punta della lancia con un liquido, il Gran Maestro Pycelle fa un lungo discorso implorando gli déi di decidere, finché non viene interrotto da lord Tywin Lannister. Il processo inizia e Oberyn bacia Ellaria, promettendole che non la lascerà sola. Fa quindi il suo ingresso nell'arena con una serie di mosse acrobatiche. Il principe chiede a Gregor se sa chi ha davanti e spiega di essere il fratello della principessa Elia Martell, venuto ad Approdo del Re per lui. Mentre continua a farsi inseguire, Oberyn ordina a Gregor di confessare il suo ruolo nello stupro e nella morte di Elia, e dell'omicidio dei figli della donna, Rhaenys ed Aegon Targaryen. Oberyn riesce a far cadere l'elmo di Gregor e a colpirlo molte volte con la lancia, sotto gli occhi furenti di Cersei Lannister, che vede il suo campione in difficoltà.
Oberyn continua a girare intorno a Gregor ordinandogli di confessare anche che è stato lord Tywin a dare l'ordine di uccidere Elia e i bambini e, quando scambia uno sguardo con Ellaria, non si accorge di essere troppo vicino all'avversario a terra. Gregor lo fa cadere e, con un solo pugno, gli rompe tutti i denti. Gli sale quindi sopra e confessa di aver ucciso i bambini di Elia, poi di averla stuprata, mentre schiaccia gli occhi dell'avversario nelle orbite. A quel punto fa esplodere il teschio di Oberyn, dicendo di aver fatto lo stesso per uccidere Elia. Ellaria lancia un urlo di orrore mentre la folla osserva ammutolita e Gregor cade a terra.
A questo punto, lord Tywin si alza in piedi e proclama la colpevolezza di Tyrion agli occhi degli déi. In nome di re Tommen Baratheon, Tyrion è condannato a morte.
Apparizioni[]
Prima[]
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Morti[]
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Cast[]
- Nell'episodio sono presenti 18 dei 27 protagonisti della quarta stagione.
Protagonisti[]
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Guest star[]
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Note[]
- Sia nella versione originale che in quella italiana il titolo riprende i soprannomi di Oberyn Martell (la Vipera Rossa) e di Gregor Clegane (la Montagna che Cavalca).
Nei libri[]
L'episodio si basa sui seguenti capitoli di Tempesta di spade:
- Capitolo 55, Jon VII
- Capitolo 70, Tyrion X
- Capitolo 71, Daenerys VI
- Capitolo 72, Jaime IX
L'episodio si basa sui seguenti capitoli di Il banchetto dei corvi:
- Capitolo 10, Sansa I
- Capitolo 23, Alayne I
L'episodio si basa sui seguenti capitoli di La danza dei draghi:
- Capitolo 20, Reek II
- Capitolo 32, Reek III