Il Trono di Spade Wiki
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"Valar Dohaeris. Tutti gli uomini devono servire. Gli Uomini Senza Volto soprattutto. "
—Jaqen H'ghar

Un uomo chiamato "Jaqen H'ghar" è uno degli uomini senza volto di Braavos, un ordine temuto di misteriosi assassini con la possibilità di cambiare aspetto che servono il Dio dai Mille Volti.

È stato introdotto per la prima volta come criminale lorathi - che è stato arrestato e messo nelle segrete di Approdo del Re, prima di essere reclutato da Yoren per unirsi ai Guardiani della Notte. Durante il viaggio fa la conoscenza di Arya Stark e successivamente il gruppo viene catturato dalle forze dei Lannister ad Harrenhal. Qui Jaqen H'ghar cambia identità diventando uno dei soldati Lannister e aiuta Arya Stark e i suoi amici a fuggire. Primia di congedarsi dalla ragazza e di tornare a Braavos, Jaqen propone ad Arya di venire a Braavos dove lui la addestrerà a diventare un uomo senza volto. Alla fine, Arya si reca a Braavos per cercare Jaqen e lo trova, e lui la addestra. Dopo che Arya uccide l'Orfana, Jaqen ritiene che il suo addestramento sia completo e che sia finalmente diventata nessuno.

Biografia[]

Passato[]

La vera identità di quest'uomo è sconosciuta. Jaqen è sorprendentemente calmo di fronte al pericolo, ma cortese. Ad Arya Stark ha detto di essere originario di Lorath, anche se potrebbe essere non vero in quanto parte di una delle sue false identità assunte in circostanze diverse.

Usa schemi linguistici privi di identità in cui si riferisce a persone che usano la terza persona indefinita, ad esempio, "un uomo ringrazia una ragazza" quando si rivolge direttamente ad Arya esprimendo i propri ringraziamenti.

Prima stagione[]

Jaqen è un criminale delle Città libere, arrestato dal Guardia Cittadina e gettato nelle segrete della Fortezza Rossa ad Approdo del Re. Quando cercava nuove reclute per i Guardiani della Notte, a Yoren viene dato il permesso da Lord Eddard Stark, Primo Cavaliere del Re, di reclutare i criminali delle prigioni che avrebbero accettato di prendere il nero. Jaqen viene quindi reclutato assieme a due altri criminali, Biter e Rorge, e assieme a questi viene caricato su un carro. Nel gruppo di Yoren ci sono anche alcuni ragazzi: Frittella, Lommy Greenhands, Gendry e Arry (che in realtà è Arya Stark, figlia di Eddard Stark), che sono invece diretti a Grande Inverno.

Seconda stagione[]

Jaqen H'ghar nel carro

Jaqen H'ghar chiede ad "Arry" dell'acqua.

Durante una sosta, Jaqen fa la conoscenza di Arry chiedendogli dell'acqua. Quando uno dei due compagni di cella di Jaqen comincia a fare il prepotente, Arry lo prende a bastonate sulla mano e Jaqen ammira il coraggio del ragazzino.

Una notte, sempre durante una sosta, il gruppo di Yoren viene attaccato da Ser Amory Lorch e da una forza di soldati di Casa Lannister che hanno l'ordine di trovare Gendry in quanto figlio bastardo del da poco defunto Re Robert Baratheon. Yoren e i suoi uomini combattono contro i soldati ma vengono sconfitti. Durante il combattimento un uomo fa cadere una torcia vicino al carro in cui sono imprigionati Jaqen e gli altri due assassini. Jaqen chiede aiuto ad Arry che gli porge un'ascia con la quale riescono a forzare la grata e a uscire prima che i fuoco li raggiunga, salvandosi.

Arya parla con Jaqen

Arya Stark parla con Jaqen H'ghar ad Harrenhal.

I prigionieri vengono portati a Harrenhal, dove uno per giorno viene scelto da ser Gregor Clegane per essere torturato e ucciso sotto la supervisione di un uomo chiamato Messer Sottile fino a quando arriva Lord Tywin Lannister che mette fine all'inutile brutalità ordinando che i prigionieri siano messi al lavoro e scegliendo Arya come suo coppiere. Un giorno Arya, mentre sta andando a prendere l'acqua per Tywin Lannister, incontra di nuovo Jaqen; tuttavia adesso è vestito con una divisa dei soldati Lannister. Jaqen dice alla ragazza di essere in debito con lei di tre vite dal momento che lei salvando lui e gli altri due ha sottratto tre vite al Dio Rosso e perciò devono restituirgliele. Per questo motivo Jaqen dice ad Arya di dirgli tre nomi e lui provvederà ad ucciderli. Come primo nome Arya nomina il torturatore noto come Messer Sottile. Più tardi Messer Sottile viene trovato morto in seguito ad una caduta dai bastioni. Giunta sul luogo dell'incidente, Arya vede sui bastioni Jaqen H'ghar che le fa l'occhiolino.

Giorni dopo Jaqen viene avvicinato da Arya, in preda al panico, che gli chiede disperatamente la sua seconda morte: Ser Amory Lorch, il quale si era insospettito di Arya avendola trovata con un biglietto di Lord Tywin riguardo a una strategia militare. Jaqen dice che lei non può decidere quando deve l'omicidio deve essere commesso, ma dopo che Arya insiste spiegandogli la situazione, Jaqen a malincuore obbedisce assassinando Ser Amory con un dardo avvelenato pochi secondi prima che raggiunga Tywin Lannister per informarlo.

Jaqen H'ghar riceve il suo nome

Jaqen H'ghar riceve il terzo e ultimo nome: il suo.

L'assassinio fa scattare il sospetto di Tywin, che ordina l'interrogatorio e l'esecuzione di dozzine di suoi uomini per risolverlo, ma non scopre che l'assassino è Jaqen. Pochi giorni dopo Lord Tywin decide di lasciare Harrenhal e Arya decide che è il momento di scappare. La ragazza chiede aiuto a Jaqen chiedendogli di far evadere dal castello lei, Gendry e Frittella. Jaqen rifiuta dicendo che questi non sono i patti del loro accordo. Arya allora fa il terzo nome: Jaqen H'ghar. Sconvolto e senza alternative, Jaqen accetta di aiutare Arya e i suoi amici a fuggire Harrenhal se in cambio Arya non farà il suo nome. Jaqen a malincuore dice che Arya e i suoi amici dovranno uscire dal cancello principale a mezzanotte. I tre eseguono vedendo che tutte le guardie sono state assassinate e perciò sono in grado di evadere senza problemi.

Valar Morghulis Jaqen Arya

Jaqen H'ghar consegna ad Arya la moneta di Braavos.

Dopo aver lasciato Harrenhal, Arya, Gendry e Frittella, vedono Jaqen in cima a una rupe. Arya si avvicina e lui si offre di portarla con sé a Braavos per addestrarla a diventare un uomo senza volto come lui. Anche se lei è tentata, tuttavia rifiuta dicendo che deve trovare suo fratello, sua madre e sua sorella. Jaqen le dà una moneta di ferro e le dice che se mai vorrà trovarlo di nuovo, dovrà mostrare la moneta a un qualunque braavosiano e dire le parole "Valar Morghulis". Quando la ragazza lo saluta, lui dice che Jaqen H'ghar è morto per poi girarsi da Arya e quando si rigira verso di lei il suo viso è cambiato. A questo punto saluta Arya e si allontana.

Quinta stagione[]

Jaqen Casa bianco e nero

Jaqen si rivela ad Arya fuori dalla Casa del Bianco e del Nero.

Arya Stark arriva a Braavos bussa al portone della Casa del Bianco e del Nero. Risponde un vecchio che quando Arya gli chiede di Jaqen H'ghar le risponde che non c'è nessuno con quel nome. Più tardi Arya incontra nuovamente quell'uomo e lo segue. Davanti alle porte della Casa del Bianco e Nero, l'uomo assume il volto di Jaqen H'ghar. Tuttavia, insiste nel dire che non è Jaqen H'ghar, ma "nessuno", come tutti gli uomini senza volto, e dice ad Arya che dovrà imparare anche lei a essere "nessuno".

Arya viene incaricata prima di pulire il pavimento e poi di lavare i cadaveri delle persone che si suicidano nella Casa del bianco e del nero assistite da Jaqen. Più volte la ragazza si lamenta dei lavori apparentemente inutili che Jaqen le fa fare, ma questo le risponde che tutti gli uomini devono servire e in particolare gli uomini senza volto devono servire il Dio dai Mille Volti. Nel tempio Arya fa anche la conoscenza di una ragazza anche lei addestrata ad essere nessuno nota come l'Orfana. L'Orfana tormenta spesso Arya dubitando delle sue capacità ma Jaqen ha fiducia nella ragazza. Un giorno Jaqen dice ad Arya che se vuole diventare nessuno deve disfarsi delle cose appartenute ad Arya Stark, motivo per cui Arya deve abbandonare tutti i suoi oggetti personali meno la sua spada, Ago, nascondendola nei pressi del tempio.

Jaqen Arya Sala delle Facce

Jaqen porta Arya Stark nella Sala delle Facce.

Jaqen mette alla prova Arya chiedendole di raccontargli il suo passato e la colpisce con un bacchetto di legno se si accorge che sta mentendo, sostenendo che la ragazza non deve mentire a se stessa prima che agli altri. Quando, alla fine, Arya si dimostra capace, Jaqen la porta alla Sala delle Facce, una grande sala sotterranea che ospita migliaia di volti. Tutti i volti erano stati presi dai cadaveri che gli attendenti, tra cui anche Arya, lavavano nel tempio. Jaqen chiede quindi ad Arya se è pronta a diventare "nessuno". Dopo un momento di silenzio, lui afferma poi che lei non è pronta a diventare "nessuno", ma che è pronta a diventare "qualcun altro".

Arya ceca

Jaqen toglie ad Arya la vista.

Con il passare dei mesi Jaqen e l'Orfana addestrano Arya a inventarsi ora nuove identità, ciascuna con la propria storia. Una di queste identità è Lanna, una venditrice di ostriche e vongole, a cui un giorno Jaqen ordina di vendere delle ostriche avvelenate a un avventore abituale che Lanna aveva scoperto essere un banchiere disonesto. Arya tuttavia dimentica la sua missione quando vede Meryn Trant, un soldato che aveva ucciso il suo maestro di scherma anni prima. Arya ruba una faccia dal tempio e la usa per infiltrarsi in un bordello e uccidere Trant. Tornata al tempio, Jaqen e l'Orfana l'hanno scoperta e la rimproverano per ciò che ha fatto dicendo che la vita di Meryn Trant non doveva essere presa e perciò Arya ha rubato una vita al Dio dai Mille Volti. In quel momento, Arya comincia a perdere la vista diventando ceca.

Sesta stagione[]

Jaqen con Arya ceca

Jaqen con Arya non vedente.

Arya viene costretta a vivere come una mendicante cieca per le strade di Braavos. L'Orfana si presenta ogni giorno per tormentarla e picchiarla con un bastone. Un giorno Jaqen fa visita ad Arya e le promette che se lei gli dirà il suo nome, lui le darà un luogo al coperto, dei vestiti e la sua vista sarà ripristinata. Tuttavia, Arya capisce che Jaqen la sta mettendo alla prova e gli dice che lei non ha nome. Soddisfatto, Jaqen dice ad Arya di seguirlo, e che ora non è più un mendicante.

Tornata alla Casa del Bianco e del Nero, Arya, ancora non vedente, è addestrata a combattere con l'Orfana. Dopo numerosi tentativi, Arya riesce a parare tutti i colpi pur non vedendo. Un giorno Jaqen mette nuovamente alla prova Arya dicendole che se lei le dirà il suo nome lui le ridarà la vista. Arya ribatte che lei non ha nome e allora Jaqen le ridà la vista.

Jaqen H'ghar Ago

Arya minaccia Jaqen con Ago.

Giorni dopo Jaqen assegna a Arya il compito di assassinare Lady Crane, un'attrice di un teatro itinerante, ma Arya, dopo aver fatto la conoscenza dell'attrice, si impietosisce e non la uccide. Per questo motivo Jaqen autorizza l'Orfana a uccidere Arya. Pochi giorni dopo, Jaqen sta camminando nel tempio e nota delle tracce di sangue che lo conducono fino alla Sala delle Facce dove vede una nuova faccia attaccata al muro: quella dell'Orfana. A quel punto Arya compare dietro di lui e gli punta contro Ago. Jaqen, sorpreso, dice che finalmente Arya è "nessuno", ma la ragazza ribatte che lei è Arya Stark di Grande Inverno e che ora sta tornando a casa, ignorando così gli insegnamenti di Jaqen e rivendicando la sua identità. Nonostante ciò Jaqen è basito e consente ad Arya di andarsene.

Dietro le quinte[]

  • Jaqen H'ghar è stato interpretato dall'attore tedesco Tom Wlaschiha mentre in italiano è stato doppiato da Guido Di Naccio.
  • Pur non apparendo chiaramente, Jaqen appare anche nella prima stagione mostrato come un uomo incappucciato di cui non si vede il volto nel carro di Yoren nella scena finale dell'ultimo episodio. Era infatti pianificato che l'attore definitivo sarebbe stato scelto nelle stagioni seguenti.

Nei libri[]

Nei romanzi di Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Jaqen H'ghar è descritto avere dei lunghi capelli colorati da un lato di bianco e dall'altro di rosso. L'uomo più tardi cambia il suo aspetto in quello di un uomo con il naso adunco, una cicatrice, un dente d'oro e capelli neri e ricci. Non si sa se questo aspetto sia un altro travestimento o il vero volto dell'assassino. Nella serie TV, invece, Jaqen ha solo una ciocca di capelli bianchi da uno dei due lati.

Il ruolo di Jaqen nei romanzi è piuttosto differente da quello della sua controparte televisiva: Arya Stark e Jaqen si incontrano nuovamente ad Harrenhal, ma la ragazzina fa dei nomi diversi da quelli che fa nella serie TV. Il primo è Chiswyck, un uomo al servizio di Gregor Clegane, e il secondo è Weasel, un attendente che lavora ad Harrenhal. Nella serie TV, invece, sono Messer Sottile e ser Amory Lorch, che nei libri muoiono in circostanze differenti. A differenza della serie televisiva, inoltre, Arya chiede aiuto a Jaqen per aiutarla a liberare gli Uomini del Nord imprigionati ad Harrenhal e lo costringe ad accettare quando la ragazzina lo minaccia di fare il suo nome come terza vittima. Nella serie TV, Arya chiede a Jaqen di aiutare lei, Gendry e Frittella a scappare dal castello. Una volta pagato il debito, Jaqen si appresta ad andarsene, ma prima dà ad Arya una vecchia moneta di ferro, e le dice che di darla ad un qualsiasi Braavosiano dicendo le parole "Valar Morghulis", se avesse mai avuto bisogno di aiuto. Jaqen non aiuta Arya a fuggire da Harrenhal.

Nei libri, l'uomo che Arya Stark incontra nella Casa del Bianco e del Nero e che inizia ad addestrarla è un Uomo senza volto a cui la ragazza si riferisce come "l'Uomo Gentile" (the Kindly Man), non Jaqen H'ghar. Non è tuttavia da escludersi che nei successivi romanzi sarà rivelato che l'Uomo Gentile è Jaqen H'ghar stesso.

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