- "Io sono nata per regnare i Sette Regni. E così farò. "
- —Daenerys Targaryen a Jon Snow
La guerra di Daenerys Targaryen per Westeros fu una campagna militare condotta da Daenerys Targaryen per riconquistare il Trono di Spade dei Sette Regni di Westeros. Storicamente il Trono di Spade era infatti appartenuto a Casa Targaryen fino a quando questa fu detronizzata durante la cosiddetta Ribellione di Robert. Aerys II Targaryen, detto Il Re Folle, padre di Daenerys, fu l'ultimo sovrano Targaryen a sedere sul trono.
La Ribellione di Robert aveva portato al rovesciamento al potere di Casa Targaryen e della sua quasi totale eliminazione e all'incoronazione di Robert Baratheon a nuovo Re dei Sette Regni. Il regno di Robert aveva conferito nuova stabilità al regno, ma dopo la sua morte ebbe luogo un'altra e devastante guerra civile: la Guerra dei Cinque Re. Al termine del conflitto, Cersei Lannister, consorte di Robert, salì al Trono di Spade.
Nel frattempo gli ultimi due discendenti di Casa Targaryen, Viserys e sua sorella Daenerys, si trovavano in esilio ad Essos. Dopo la morte di Viserys, Daenerys aveva assunto il comando del khalasar dothraki del suo defunto marito Khal Drogo ed era ora in possesso dei primi tre esemplari di draghi, Drogon, Rhaegal e Viserion, che Daenerys considererà come i suoi "figli", dopo 300 anni dalla loro estinzione. Grazie alla sua determinazione e alla sua forza di volontà la giovane sovrana riesce in pochi anni a conquistare le grandi città-stato di Astapor, Yunkai e Meereen in una campagna di liberazione della Baia degli Schiavisti per abolire la schiavitù. Dopo aver radunato un'armata composta da Immacolati e Dothraki assieme agli alleati di Casa Martell, Casa Tyrell e di Theon e Yara Greyjoy, Daenerys salpa con i suoi tre draghi quindi verso Weseros per detronizzare la Regina Cersei Lannister e riconquistare i Sette Regni che erano stati sottratti alla sua famiglia.
Antefatti[]
Circa un secolo dopo il disastro di Valyria, Aegon I Targaryen con i suoi tre draghi iniziò una guerra di invasione, divenuta nota come Guerra di Conquista, contro i regni del continente di Westeros. In un conflitto durato circa due anni, sei degli ex sette regni indipendenti si arresero a Aegon, il quale unificò i regni assoggettati creando così il reame dei Sette Regni, di cui lui divenne primo monarca a sedere sul Trono di Spade, forgiato, secondo la leggenda, con le spade dei nemici di Aegon. L'ultimo regno, Dorne, sarebbe stato annesso al reame tramite un'alleanza matrimoniale circa due secoli dopo.
Casa Targaryen fu detronizzata dopo quasi tre secoli nella guerra civile nota come Ribellione di Robert. Questa ribellione scoppiò a causa di una serie di fatti determinanti sommati però alle già presenti tensioni in tutti i Sette Regni contro il monarca Aerys II Targaryen, denominato "il Re Folle". L'episodio scatenante fu senza dubbio il "rapimento" di Lyanna Stark, promessa sposa di Robert Baratheon, da parte del principe Raeghar Targaryen. Quando Brandon Stark (fratello di Lyanna) e Rickon Stark (padre di Lyanna) arrivarono nella capitale Approdo del Re per chiedere giustizia per il rapimento, furono brutalmente uccisi dal Re Folle e per questo motivo, Lord Eddard Stark si ribellò assieme all'amico Robert contro la Corona, appoggiati da Jon Arryn, Lord della Valle.
Le truppe lealiste subirono una sconfitta decisiva nella battaglia del Tridente, durante la quale Robert Baratheon uccise con il suo martello da guerra il Principe Rhaegar. Nel sacco di Approdo del Re, il Re Folle fu ucciso ai piedi del Trono di Spade da ser Jaime Lannister, sua stessa Guardia Reale, mentre l'esercito di Casa Lannister guidato da Tywin Lannister (padre di Jaime) saccheggiava la capitale. I figli di Rhaegar e sua moglie Elia Martell furono brutalmente uccisi da Ser Gregor Clegane per ordine di Lord Tywin. Gli ultimi due figli del Re Folle, il giovane Viserys e la appena nata Daenerys, furono messi in salvo imbarcati verso le Città libere di Essos.
Preludio e contesto[]
La Guerra dei Cinque Re[]
Il regno di Re Robert Baratheon garantì una relativa stabilità e pace ai Sette Regni, nonostante la fallita Ribellione dei Greyjoy. Con il passare degli anni, tuttavia, nel regno si andavano diffondendo sempre più tensioni e inimicizie velate o palesi tra diverse Grandi case, in particolare Casa Lannister con le altre case dei Sette Regni. Tutte queste ostilità erano però tenute a basa dalla fermezza del regno di Robert. Fu alla morte improvvisa di quest'ultimo che lo scoppio di un conflitto si rivelò inevitabile: all'arresto e alla successiva esecuzione di Lord Eddard Stark, ex Primo Cavaliere di Re Robert, da parte del nuovo Re Joffrey Baratheon, Casa Stark dichiarò guerra al Trono di Spade e a Casa Lannister. Scoppiò quindi la Guerra dei Cinque Re, un grande conflitto civile che devasta i Sette Regni per quasi sei anni. Le fazioni vedevano Joffrey Baratheon, Stannis Baratheon e Renly Baratheon che avanzavano pretese sul Trono di Spade, mentre Robb Stark e Balon Greyjoy scelsero politiche separatiste per ottenere una secessione dei loro domini dal governo centrale, fregiandosi rispettivamente dei titoli di Re del Nord e Re delle Isole di Ferro. Il Trono di Spade e Casa Lannister strinsero un'alleanza con Casa Tyrell dell'Altopiano mediante il matrimonio reale tra Re Joffrey e Margaery Tyrell. Nel contempo, Tywin Lannister tentò di ottenere l'alleanza di Casa Martell di Dorne, fino ad ora rimasta neutrale al conflitto. Joffrey morì tuttavia avvelenato al suo stesso banchetto di nozze e gli successe il fratello minore Tommen Baratheon. Fu accusato dell'omicidio Tyrion Lannister, zio di Joffrey, il quale però fuggì ad Essos per allearsi con Daenerys Targaryen. I Martell ruppero la loro già fragile alleanza con i Lannister a causa della morte di Oberyn Martell. Per vendicarsi, Ellaria Sand, amante di Oberyn, avvelenò la principessa Myrcella Baratheon, figlia di Cersei e sorella di Joffrey e Re Tommen.
Durante il regno di Tommen si accrebbero notevolmente le inimicizie e tensioni a corte tra la Regina madre Cersei Lannister e i Tyrell, poiché ciascuno cercava di manipolare il giovane Tommen per mettere fuori gioco l'altro. Cersei divenne sempre più isolata a corte, venendo osteggiata non solo dai Tyrell ma anche dal Concilio Ristretto. Alla fine, Cersei si liberò di tutti i suoi nemici orchestrando la distruzione del Grande Tempio di Baelor, a seguito della quale Tommen però si tolse la vita dopo aver appreso che tra le vittime c'era anche la moglie Margaery. Cersei salì quindi al Trono di Spade come Regina dei Sette Regni.
Nel frattempo, al Nord, con la Battaglia dei Bastardi Casa Stark, sotto la guida di Jon Snow, figlio bastardo di Lord Eddard Stark, riconquista il seggio di Grande Inverno da Casa Bolton, che aveva detronizzato gli Stark durante la Guerra dei Cinque Re in seguito alle Nozze Rosse. Celebrata la vittoria, Jon Snow viene acclamato Re del Nord, dichiarando così ancora una volta l'indipendenza del Regno del Nord dai Sette Regni.
Daenerys Targaryen, la Madre dei Draghi[]
In quest anni Daenerys Targaryen, ultima discendente di Casa Targaryen in esilio ad Essos, in possesso di tre draghi, aveva portato a termine una campagna di liberazione della Baia degli Schiavisti con al suo seguito un'armata di Immacolati e Dothraki. L'obbiettivo di Daenerys era ora invadere Westeros per riconquistare il Trono di Spade, appartenuto storicamente alla sua famiglia fino alla Ribellione di Robert. Daenerys strinse un'alleanza con Yara e Theon Greyjoy delle Isole di Ferro che le offrirono la loro Flotta di Ferro in cambio del suo aiuto a detronizzare lo zio Euron Greyjoy, il quale aveva deposto il loro padre Balon uccidendolo. Varys riesce a convincere Olenna Tyrell, ultimo membro di Casa Tyrell, ed Ellaria Sand ad allearsi con Daenerys per vendicarsi di Cersei. Daenerys Targaryen salpa quindi per Westeros assieme a Tyrion Lannister (suo Primo Cavaliere), le sue armate di Immacolati e Dothraki, i suoi tre draghi, la Flotta di Ferro e con l'appoggio dell'Altopiano e di Dorne.
La guerra[]
Il conflitto iniziale[]
Insediamento a Roccia del Drago[]
Daenerys, accompagnata dai suoi fedeli consiglieri Tyrion Lannister, Varys, Missandei e Verme Grigio, approda sulle coste dell'isola di Roccia del Drago, dimora storica della sua famiglia poi occupata, e infine abbandonata, da Stannis Baratheon. La Madre dei draghi è pronta a sferrare la sua offensiva al Continente Occidentale per detronizzare la Regina Cersei Lannister, sorella di Tyrion. Si tiene a Roccia del Drago il primo consiglio di guerra per l'invasione di Daenerys, al quale partecipano i fratelli Greyjoy, Ellaria Sand di Dorne e lady Olenna Tyrell dell'Altopiano. Questi ultimi due alleati sono stati procurati a Daenerys da Varys, ex Maestro dei Sussurri. Tyrion pianifica che gli eserciti di Dorne e dell'Altopiano assedieranno Approdo del Re mentre gli Immacolati assedieranno Castel Granito, sede ancestrale di Casa Lannister. La regina, invia Ellaria Sand a ritornare a Dorne per raccogliere il suo esercito grazie alle navi fornite da Yara Greyjoy.
Assalto alla flotta Targaryen[]
Navigando nel Mare Stretto verso Dorne, la Flotta di Ferro di Yara Greyjoy, che stava trasportando Ellaria Sand e le sue tre figlie, viene attaccata di sorpresa dalla Flotta di Ferro dello zio Euron Greyjoy. Colti di sorpresa, gli Uomini di Ferro di Yara non possono opporre resistenza e la flotta viene in breve tempo sopraffatta. La maggior parte delle navi vengono date alle fiamme e affondate mentre Yara, Ellaria e sua figlia Obara vengono fatte prigioniere da Euron, che le consegna alla Regina Cersei, la quale ha modo di vendicarsi sulle due dorniane per l'omicidio di sua figlia Myrcella Baratheon. Theon Greyjoy riesce a sfuggire mettendosi in salvo dall'unica nave fedele a Yara sopravvissuta.
Caduta di Castel Granito[]
Gli Immacolati guidati da Verme Grigio mettono sotto assedio Castel Granito, seggio di Casa Lannister, riuscendo ad espugnarlo facilmente con uno stratagemma architettato da Tyrion Lannister: anni prima, durante la ristrutturazione delle reti fognarie del castello, Tyrion aveva fatto costruire un passaggio segreto a cui vi si accedeva da una spiaggia sotto il castello attraverso il quale le sue prostitute potessero entrare nel castello senza che suo padre Tywin Lannister lo venisse a sapere. Verme Grigio entra quindi nel castello con un manipolo di Immacolati usando questo passaggio ed aprono le porte al grosso dell'esercito all'esterno delle mura. Dopo averlo conquistato, tuttavia, si accorgono che la rocca dei Lannister è scarsamente difesa e che nel frattempo la loro flotta ancorata presso la costa viene attaccata dalla Flotta di Ferro di Euron Greyjoy.
Sacco di Alto Giardino[]
Si scopre che Castel Granito è stato appositamente svuotato delle sue difese maggiori secondo uno stratagemma di Jaime Lannister, il quale ha lasciato che gli Immacolati prendessero il castello per impiegare il grosso delle sue forze per conquistare un obbiettivo più prezioso: Alto Giardino, sede di Casa Tyrell. Le truppe dei Lannister alleate a quelle di Casa Tarly mettono sotto assedio il castello dei Tyrell e lo espugnano facilmente, superando di numero le sue difese. Alto Giardino viene saccheggiato delle sue ricchezze che verranno inviate ad Approdo del Re dove verranno usate per pagare il debito che il Trono di Spade ha con la Banca di Ferro di Braavos. Adirata per aver perso già tre dei suoi potenti alleati (la flotta Greyjoy, Dorne e ora anche l'Altopiano), Daenerys decide di prendere personalmente provvedimenti.
Battaglia sulla Strada dell'Oro[]
L'esercito combinato dei Lannister-Tarly guidato da Jaime, Lord Randyll Tarly, suo figlio Dickon e Bronn, lasciano Alto Giardino e fanno razzie di molti granai dell'Altopiano per poi immettersi sulla Strada dell'Oro alla volta della capitale. All'altezza del guado con il Fiume delle Rapide Nere, vengono attaccati da Daenerys Targaryen, in sella al suo drago Drogon, e al comando della sua orda di Dothraki. Daenerys distrugge l'intera carovana con le ricchezze di Alto Giardino e dimezza l'esercito Lannister-Tarly in pochi minuti. Jaime Lannister stesso rischia di essere bruciato vivo dal soffio di fuoco del drago in un tentativo di uccidere Daenerys, che era momentaneamente scesa dal suo dorso. I sopravvissuti Lannister vengono costretti a sottomettersi mentre Randyll e Dickon Tarly vengono giustiziati per ordine della Madre dei Draghi venendo bruciati vivi da Drogon per non essersi sottomessi.
Gli Estranei e l'armistizio[]
A Roccia del Drago Daenerys si era incontrata con Jon Snow, acclamato Re del Nord, il quale cerca di convincerla che la vera guerra che Westeros deve affrontare viene dall'estremo nord e sono una minaccia che riguarda tutti i vivi: gli Estranei, ritenuti mitiche creature leggendarie, che vivono oltre la Barriera. Daenerrys inizialmente non crede agli Estranei e sebbene all'inizio vi è tensione tra Jon e Daenerys, che una volta conquistati i Sette Regni non avrebbe voluto concedere l'indipendenza al Nord, i due cominciano ad avere un rapporto di fiducia e Daenerys permette a Jon di estrarre il vetro di drago. Su consiglio di Tyrion Lannister, Primo Cavaliere di Daenerys, Jon guida una spedizione oltre la Barriera per catturare un estraneo da mostrare al vertice che si sarebbe tenuto ad Approdo del Re con la Regina Cersei. Jon e la sua compagnia riescono a catturare un non-morto e Daenerys ha modo di vedere che la minaccia degli estranei è reale quando vola con i suoi draghi in soccorso di Jon e gli altri. Qui il Re della Notte, leader degli Estranei, uccide Viserion, uno dei tre draghi di Daenerys. Sconvolta, Daenerys accetta di chiedere a Cersei un armistizio per combattere gli Estranei. Per ringraziarla, e provando dei sentimenti per lei, Jon Snow decide di rinunciare all'indipendenza del Nord inchinandosi a lei e venendo così nominato Lord Protettore del Nord, facendo svanire ancora una volta l'indipendenza del Regno del Nord.
Durante il vertice alla Fossa del Drago, Jon, Daenerys e i loro alleati si incontrano con la Regina Cersei Lannister per chiederle un armistizio e combattere insieme il comune nemico. Nonostante il non-morto catturato da Jon convinca Cersei della realtà della minaccia, all'inizio lei dice che avrebbe dato loro il suo appoggio solo se in cambio il Re del Nord Jon Snow si sarebbe dichiarato neutrale nel conflitto tra lei e Daenerys. Jon tuttavia dichiara di essersi già inginocchiato a Daenerys e perciò Cersei abbandona le trattative. Solo in un secondo momento viene convinta dal fratello Tyrion ad accettare la tregua (sebbene segretamente avesse pianificato di trattenere i suoi eserciti e lasciare che i suoi nemici si massacrassero tra loro).
La Grande Guerra[]
Vedi in dettaglio: Grande Guerra
Nonostante Cersei non invii le sue armate al nord, la Grande Guerra viene vinta dai vivi quando Arya Stark (sorella di Jon e Sansa) uccide il Re della Notte durante la battaglia di Grande Inverno, causando la distruzione di tutti gli altri Estranei e i non-morti. La vittoria costa un caro prezzo per gli eserciti di Daenerys e di Jon: i Dothraki sono stati quasi annientati e gli Immacolati sono dimezzati.
La ripresa della guerra per il Trono di Spade[]
A questo punto riprende la guerra tra Daenerys e Cersei per il Trono di Spade. Daenerys pianifica di partire subito per Roccia del Drago con la sua flotta mentre gli eserciti del Nord e della Valle di Arryn percorreranno la Strada del Re assieme ai rimanenti Dothraki. Nel frattempo, mentre le armate nemiche si trovavano a Nord, Euron ha traghettato a Westeros la Compagnia Dorata, la più grande compagnia mercenaria di Essos, affinché combatta per Cersei. Nelle stesse settimane, Yara Greyjoy, liberata dal fratello Theon, ha riconquistato le Isole di Ferro.
Imboscata a Roccia del Drago[]
Vedi in dettaglio: Imboscata a Roccia del Drago
A Roccia del Drago, Euron Greyjoy tende un'imboscata alle navi Targaryen, appena giunte dal Nord. Uno dei draghi, Rhaegal, viene ucciso da tre dardi di scorpione scagliati dalla Flotta di Ferro. La pioggia di dardi costringe Daenerys alla fuga in sella a Drogon. Euron decide di utilizzare nuovamente gli scorpioni per abbattere la flotta di Daenerys. I sopravvissuti nuotano fino a Roccia del Drago, ma Missandei, ancella e amica di Daenerys, viene catturata.
Alle porte di Approdo del Re, avviene un incontro diplomatico tra Tyrion e Qyburn, Primo Cavaliere di Cersei, che chiedono entrambi la resa incondizionata alla parte opposta. Non ottenendo risultati, Tyrion cerca di parlare direttamente con la sorella, invitandola ad arrendersi e facendo leva sul figlio che porta in grembo. Tuttavia Cersei ignora il fratello e ordina alla Montagna di uccidere Missandei, che viene decapitata davanti agli occhi attoniti e furenti di Verme Grigio e Daenerys.
La battaglia di Approdo del Re[]
Vedi in dettaglio: Battaglia di Approdo del Re
Approdo del Re è posta sotto assedio dalle forze congiunte del Nord, della Valle e di Daenerys. Daenerys, in sella al suo ultimo drago, Drogon, riesce a bruciare tutta la Flotta di Ferro di Euron, distruggendo tutti gli scorpioni posti sulle mura e annientando l'intera Compagnia Dorata. In seguito a ciò, l'armata capitanata da Jon Snow e da Verme Grigio entra in città, cosa che provoca la resa immediata di tutto l'esercito Lannister. Sotto gli occhi di una Cersei sconvolta, la città si arrende e iniziano a suonare le campane in segno di resa, ma Daenerys, ormai in preda alla furia e alla pazzia, continua comunque il suo attacco nei confronti della popolazione, devastando con il soffio di fuoco di Drogon l'intera Approdo del Re, uccidendo centinaia di uomini, donne e bambini innocenti. Il caos imperversa nelle strade della capitale, in cui anche gli eserciti del Nord e della Valle si rendono complici del saccheggio della città e dell'uccisione di molti soldati arresi e alcuni civili.
Conseguenze[]
Dopo la devastante battaglia di Approdo del Re, Daenerys Targaryen tiene un discorso di ringraziamento dinanzi ai Dothraki e agli Immacolati, nomina Verme Grigio Maestro della Guerra e promette di "liberare" tutte le terre del Mondo Conosciuto dai vecchi tiranni. Quando la Madre dei Draghi ha terminato il suo discorso, Tyrion le si avvicina. Quando Daenerys lo accusa di averla tradita liberando suo fratello Jaime, Tyrion replica asserendo: "Ho liberato mio fratello. E tu hai massacrato una città." Detto ciò, si toglie la spilla di Primo Cavaliere e la getta via. Daenerys fa quindi arrestare Tyrion dagli Immacolati.
Daenerys si reca nella Sala del Trono in rovina e si avvicina al Trono di Spade e qui viene raggiunta da Jon, al quale propone di governare insieme e cambiare il mondo "distruggendo la ruota". Jon le chiede cosa intende fare di tutti coloro che, anche giustamente, si opporranno a lei e Daenerys risponde che non avranno scelta, non starà a loro decidere. I due si lasciano andare ad un bacio appassionato ma, improvvisamente, Jon la pugnala al cuore, uccidendola. Drogon appare, avendo percepito la morte della Madre dei Draghi e, disperato, sembra voler attaccare Jon ma poi sfoga la sua rabbia fondendo il Trono di Spade con il suo fuoco, raccogliendo infine il corpo di Daenerys e allontanandosi in volo verso est.
Poche settimane dopo l'assassinio di Daenerys da parte di Jon, Verme Grigio accompagna Tyrion per essere processato alla Fossa del Drago davanti a un Gran Concilio dei lord e lady più potenti di Westeros. Quando Sansa Stark chiede dove si trovi Jon, Verme Grigio dice che ora è loro prigioniero. Sansa lo minaccia di guerra, a cui il soldato risponde in egual misura. Davos placa ancora una volta la situazione ringraziando gli Immacolati per il loro aiuto e suggerisce loro di prendere terre libere nell'Altopiano dove potrebbero iniziare una nuova vita per evitare ulteriori guerre, Verme Grigio ma rifiuta la proposta, chiedendo invece giustizia.
Tyrion tuttavia lo convince a lasciare che sia il sovrano dei Sette Regni a giudicare Jon e che i signori eleggano un nuovo re. Dopo alcune idee fallite, a Tyrion viene chiesto di dare il suo parere e allora propone Bran Stark come loro nuovo sovrano, in quanto è la conoscenza incarnata del mondo e nulla meglio della conoscenza tiene uniti i popoli. Sempre su consiglio di Tyrion, viene decretato che d'ora in poi i sovrani verranno eletti dai più potenti lord e lady di Westeros, abolendo così la monarchia ereditaria. Dopo essere stato eletto nuovo Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Bran sceglie Tyrion come Primo Cavaliere. Verme Grigio si oppone a questa decisione, sostenendo che il Folletto debba essere punito, al ché Bran risponde che la sua punizione consisterà nel passare il resto della sua vita a correggere i suoi errori. Sansa Stark dichiara l'indipendenza del Regno del Nord mentre Jon Snow viene esiliato oltre la Barriera tra i Guardiani della Notte.