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Disastro di Valyria

Il disastro di Valyria.

Il Disastro di Valyria (Doom of Valyria) è il nome del cataclisma di natura non specificata che è stato la causa del collasso dell'impero della Libera Fortezza di Valyria, nata 5000 anni prima. Il disastro vide la distruzione della città di Valyria e la devastazione di gran parte della circostante Penisola di Valyria. Avviene nel 114° anno prima della Conquista di Westeros da parte di Aegon I Targaryen, e segnerà l'inizio del cosiddetto "Secolo di Sangue", poiché segnato dalle guerre di prevaricazione tra le Città Libere per spartirsi l'eredità dell'impero valyriano. Con il Disastro vengono perdute usanze, conoscenze e incantesimi tipici della cultura valyriana.

Vi si fa spesso riferimento semplicemente con il termine "il Disastro" a causa della grande portata di questo terribile evento e del suo impatto storico risentito in tutto il Mondo Conosciuto.

Il disastro[]

Si dice che il giorno ogni collina nell'arco di cinquecento miglia era spezzata, riempiendo l'aria di cenere, fumo e fuoco, a temperature così alte da inghiottire e consumare i Draghi nel cielo. Grandi voragini si aprivano dalla terra inghiottendo palazzi, templi e intere città. I laghi bollivano o si trasformavano in acido, le montagne bruciavano, fontane infuocate sputavano roccia fusa per mille miglia in cielo, da nuvole rosse pioveva Ossidiana e sangue nero dei demoni e da nord la terra si spezzava e collassava su se stessa, per poi venire ricoperta da un mare arrabbiato.

Si dice che un muro d'acqua di trecento piedi discese su Velos, facendo annegare centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini, senza risparmiare nessuno per raccontare la vicenda, se non qualche pescatore in mare e una manciata di lancieri inviati in una grossa torre di pietra nella collina più alta della città. Questi ultimi hanno visto la collina e la valle sottostante trasformati in un mare tempestoso.

Conseguenze[]

Con la distruzione del cuore pulsante della Libera Fortezza, le sue colonie ad ovest e ad est riacquistarono la propria indipendenza, fratturando politicamente il continente e dando inizio a una serie di guerre e conflitti sanguinosi per l'egemonia nel cosiddetto "Secolo di Sangue", durante il quale la città di Volantis tentò di farsi erede dell'impero di Valyria riformandolo sotto il suo controllo. Diverse delle colonie ora indipendenti si divisero tra le Città Libere ad ovest e le città della Baia degli Schiavisti ad est. La popolazione nomade dei Dothraki vide nel Disastro una possibilità unica per razziare e saccheggiare i ricchi territori dell'impero, segnando così per l'oro l'inizio di una propria età dell'oro di conquista ed espansione. Nell'estremo nord-ovest di Essos, la città libera di Braavos, fondata dagli schiavi scappati da Valyria, emerse con il tempo come la più potente delle nuove città libere.

La città di Valyria, a cui ci si sarebbe poi spesso riferiti come "Vecchia Valyria", rimase un cumulo di macerie fumanti per diversi anni dopo il Disastro. Il mare che bagnava le sue coste venne infatti chiamato "Mare Fumante" e le navi che dovevano passare presso la Penisola di Valyria stavano ben attente dal non avvicinarsi troppo alla terraferma. Nel corso dei secoli, le Città libere e poi anche le entità politiche di Westeros inviavano gli uomini affetti dal terribile morbo grigio nelle rovine di Valyria, confinandoli all'isolamento.

La devastazione del popolo valyriano fu totale, ad eccezion fatta di Roccia del Drago nel Mare Stretto, dove abitavano gli ultimi discendenti dell'antica Valyria, i Targaryen.

Dietro le quinte[]

  • Disastro di Valyria sigla

    Il Disastro di Valyria nella sigla di apertura.

    Il Disastro di Valyria è parzialmente ispirato dalla distruzione della città romana di Pompei nell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. L'autore George R.R. Martin ha infatti confermato che la Libera Fortezza di Valyria stessa è una sorta di analogo fantasioso dell'Impero Romano. Il Disastro è anche ispirato alla mitica caduta di Atlantide e del suo impero.
  • Il Disastro di Valyria appare allegoricamente rappresentato nella sigla di apertura della serie Il Trono di Spade con un drago sofferente davanti a una città fumante e un vulcano in eruzione.
  • Secondo alcune voci, la HBO starebbe lavorando ad un possibile spin-off della serie Il Trono di Spade incentrato sul Disastro di Valyria in una nuova serie televisiva intitolata "Empire of Ash" sviluppata da Max Borenstein.
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