Ser Denys Mallister è un cavaliere della Casa Mallister e membro dei Guardiani della Notte. Ha comandato la Torre delle Ombre per trentatré anni ed è uno zio di lord Jason Mallister.
Aspetto[]
Denys è un uomo anziano, con gli occhi grigio-blu e una lunga barba bianca. Ha perso quasi tutti i capelli e il viso è molto rugoso, ma ha ancora tutti i denti e si muove con grazia. Trattiene il mantello dei Guardiani della Notte con una spilla a forma d'aquila d'argento. È molto cortese quando parla con altre persone. È considerato prudente e cavalleresco.
Storia[]
Denys nasce a Seagard come membro della Casa Mallister. A dodici anni è uno scudiero, a diciotto un cavaliere e a ventidue un campione: una volta riesce persino a disarcionare entrambi i nonni di Samwell Tarly nello stesso torneo (il padre di Alester Florent e quello di Randyll Tarly). Ricopre il ruolo di comandante della Torre delle Ombre per trentatré anni e viene preso in considerazione come futuro Lord Comandante in ben due elezioni.
Nei Libri[]
Tempesta di spade[]
Ser Denys lascia la Torre delle Ombre per partecipare all'elezione del nuovo Lord Comandante dei Guardiani della Notte per sostituire Jeor Mormont. Viaggia insieme a Bowen Marsh e altri uomini di Castello Nero sopravvissuti alla Battaglia del Ponte dei Teschi: il gruppo incappa in Samwell Tarly e Gilly sulla strada e li scorta fino al castello.
Denys è uno dei favoriti per diventare il prossimo Lord Comandante, insieme a Cotter Pyke. Poiché i loro sostenitori sono divisi, Janos Slynt si presenta come una potenziale alternativa. Nonostante Cotter e Denys si odino, entrambi sono d'accordo nel vedere Janos come la scelta peggiore. Vengono persuasi da Samwell Tarly a sostenere la candidatura di Jon Snow.
La danza dei draghi[]
Ser Denys manda regolarmente corvi a Castello Nero chiedendo rinforzi. Risponde di essere deluso dai dieci uomini non addestrati provenienti da Città della Talpa mandati dal Lord Comandante Jon Snow e segnala l'avvistamento di fuochi durante la notte nella Gola. Ser Denys crede che i bruti stiano radunando di nuovo le forze al Ponte dei Teschi.