Ser Davos Seaworth, noto anche come il Cavaliere delle Cipolle (Onion Knight), è un cavaliere ed ex contrabbandiere che durante la Guerra dei Cinque Re operò come Primo Cavaliere al servizio di Stannis Baratheon, Lord di Roccia del Drago.
Dopo la sconfitta e la morte di Stannis a Grande Inverno, Davos rimane al Castello Nero, dove viene catturato nel mezzo di un ammutinamento tra i Guardiani della Notte che inizialmente porta alla morte del Lord Comandante Jon Snow. Dopo la resurrezione di quest'ultimo per mano di Melisandre, Davos diventa uno dei luogotenenti di Jon Snow di Casa Stark, ora neo proclamato Re del Nord dopo la riconquista di Grande Inverno dalla Casa Bolton nella Battaglia dei Bastardi a cui Davos partecipa. Davos Seaworth servì Snow come suo principale consigliere e braccio destro fino all'assassinio di Daenerys Targaryen, che costò a Jon l'esilio. In seguito al Gran Concilio del 305 CA, Ser Davos entra a far parte del Concilio Ristretto di Re Bran Stark assieme al Primo Cavaliere Tyrion Lannister assumendo la carica di Maestro della Flotta.
Biografia[]
Passato[]
Davos era originario di Fondo delle Pulci, il quartiere periferico della capitale Approdo del Re. Suo padre era un povero pescatore di granchi e Davos divenne un marinaio già in giovane età per fuggire dalla dura vita dei bassifondi della capitale e spese gran parte della sua vita navigando sul Mare Stretto.
Divenne un abile contrabbandiere per trasportare clandestinamente beni sulle rotte commerciali del Mare Stretto dalle Città Libere ai Sette Regni e viceversa. Guida la sua nave nel cuore della notte senza problema alcuno e conosce ogni insenatura della costa delle Terre della Corona e delle Terre della Tempesta.
Durante la Ribellione di Robert, durante l'assedio di Capo Tempesta in corso da quasi un anno, Davos decide (di sua iniziativa) di forzare il blocco delle forze dei Redwyne e fare entrare nel castello cipolle e altri generi alimentari. Il cibo permette agli uomini di Stannis Baratheon di resistere fino all'arrivo di Eddard Stark. Come ringraziamento per il suo servizio, Stannis dona a Davos il cavalierato dandogli alcune terre a Capo Furore e permettendogli di usare Seaworth (Degno del mare) come nome per la sua famiglia. Nonostante questo, Davos perde le prime falangi di quattro dita della mano destra come pagamento per i crimini commessi in passato.
Ser Davos Seaworth decide di rimanere al servizio di Stannis Baratheon diventandone con gli anni uno dei più fedeli servitori e consiglieri. Davos è sposato a una donna di nome Marya e con lei ha sette figli: Dale, Allard, Matthos, Maric, Devan, Stannis e Steffon.
Seconda stagione[]
Quando Re Robert Baratheon muore in seguito ad un incidente durante una battuta di caccia, Stannis riceve una lettera di Lord Eddard Stark, Primo Cavaliere di Robert, in cui gli viene rivelata un'orribile verità: tutti i figli del re, Joffrey, Myrcella e Tommen non sono veri figli di Robert bensì frutto dell'incesto tra la regina Cersei Lannister e suo fratello Jaime. Alla luce di questa verità, Stannis è quindi il legittimo erede al Trono di Spade. Tuttavia Joffrey è diventato Re dei Sette Regni e nel frattempo anche Renly Baratheon (fratello minore di Robert e Stannis) si è proclamato Re. Stannis Baratheon si è convertito alla religione del Signore della Luce. Davos non crede alla religione ed è scettico ma rispetta la devozione del suo re. Davos consiglia dapprima Stannis di cercare un'alleanza con Robb Stark (che ha approfittato della instabilità del reame per proclamare l'indipendenza del Regno del Nord), ma Stannis rifiuta, dicendo che anche gli Stark ora sono suoi nemici.
Davos trova l'aiuto di un suo vecchio amico per la causa di Stannis: l'ammiraglio pirata Salladhor Saan che offre le sue 30 navi a Stannis. Ser Davos accompagna poi Stannis alle trattative con Renly Baratheon, ma i due fratelli non riescono a trovare un compromesso. Quella notte, Stannis invia in missione ser Davos accompagnando Melisandre in una caverna sulla spiaggia, ma senza rivelargliene il motivo e intimandogli di non fare domande. Nella grotta Davos scopre con orrore i poteri oscuri della sacerdotessa, che genera un'ombra avuta da un rapporto con Stannis, che viene inviata ad uccidere Renly nel suo accampamento.
Una volta che Stannis raggiunge il campo, gli uomini del consiglio di Renly gli giurano fedeltà e Davos Seaworth lo avverte di stare lontano da Melisandre poiché gli uomini sussurrano che lei lo stia controllando. Stannis prende consiglio da Davos e decide di non portare Melisandre con sé durante il suo assedio ad Approdo del Re e dà a Davos il comando della sua flotta.
A bordo della Furia, l'ammiraglia di Stannis, Davos Seaworth viene incaricato dal re di pianificare l'assedio di Approdo del Re, e in seguito i due ricordano il periodo della conquista del regno da parte di Robert. Stannis elogia la lealtà di Davos e gli comunica che, una volta diventato re, sarà il suo Primo Cavaliere.
La flotta di Stannis Baratheon entra nella baia delle Acque Nere e inizia l'attacco di Approdo del Re: comincia la battaglia decisiva della guerra dei cinque re. Con l'avvicinarsi della flotta di Stannis, Tyrion Lannister fa avanzare una sola nave, senza uomini, ma piena di altofuoco. Davos Seaworth, capitano della flotta di Stannis, si rende conto troppo tardi del pericolo e, quando Bronn scocca una freccia infuocata in mare, il fiume di altofuoco lasciato dalla nave Lannister si incendia e raggiunge la nave stessa. Questa esplode distruggendo gran parte della flotta di Stannis, compresa la nave di Davos. Davos perde suo figlio Matthos nell'esplosione mentre lui cade fuori bordo prima che le fiamme lo raggiungano.
Terza stagione[]
Davos si è masso in salvo su un isolotto nella baia delle Acque Nere, dove viene soccorso dall'amico pirata Salladhor Saan, che lo riconduce alla corte di Stannis a Roccia del Drago. Animato dall'odio per Melisandre per la morte del figlio, Davos la condanna per aver offuscato la mente di Stannis, al ché la sacerdotessa rossa gli dice che se lei fosse stata presente, la battaglia sarebbe stata vinta e quini è colpa sua se molti, tra cui Matthos, sono morti in quanto era stato lui a dire a Stannis di non farla venire. In un impeto d'ira, Davos cerca di uccidere la Donna Rossa ma viene però fermato e imprigionato nelle segrete del castello di Roccia del Drago.
Durante il suo soggiorno in prigione, Davos riceve spesso la visita di Shireen Baratheon, la figlia di Stannis, a cui vuole molto bene. La bambina gli insegna a leggere e scrivere. Nelle segrete, Davos, mentre continua ad imparare a leggere, riceve una visita da Re Stannis che vorrebbe discutere il piano di Melisandre di sacrificare Gendry, un ragazzo che anche a sua insaputa è figlio bastardo di Robert, in quanto per il sacrificio è necessario il sangue di un re. Davos ricorda a Stannis che il ragazzo è suo nipote e che quindi sarebbe meglio non ucciderlo. Stannis fa giurare a Ser Davos di non cercare mai più di uccidere Melisandre e lo libera. Ser Davos ha tuttavia pietà del ragazzo e allora lo libera facendolo fuggire con una scialuppa da Roccia del Drago. Stannis, infuriato, condanna Davos a morte ma il Cavaliere delle Cipolle presenta al suo re una lettera proveniente dai Guardiani della Notte che annuncia l'arrivo imminente degli Estranei. Melisandre predice a Stannis il ruolo fondamentale che avrà nella vittoria sul re dei morti, e dell'importanza di Davos in questo futuro di lotte e alleanza, convincendolo a lasciarlo in vita.
Quarta stagione[]
A Roccia del Drago, dopo l'arrivo della notizia della morte di Joffrey, Davos viene incolpato da Stannis per aver lasciato andare Gendry, il cui sangue si presume abbia deciso le sorti dell'usurpatore. Davos è quindi determinato a convincere il suo re che sono gli uomini a vincere le guerre e non la magia. Davos organizza un incontro con Tycho Nestoris, rappresentante della Banca di Ferro di Braavos. Sebbene gli esponenti pensino ancora che convenga loro puntare sulla causa di Tywin Lannister, le parole franche di Davos sembrano convincerli non solo del fatto che Stannis sia un uomo serio e onesto, ma anche che quest'ultimo sia disposto a ripagare in tempi brevi tale prestito. Successivamente, Davos incontra Salladhor Saan alle terme e gli offre del denaro in cambio del suo aiuto, rendendo noto l'esito dell'incontro alla Banca di Ferro.
Stannis e le sue forze armate invadono la Foresta Stregata, appena fuori dalla Barriera, sconfiggendo l'esercito dei bruti e prendendo prigioniero Mance Rayder, il Re oltre la Barriera. Nell'accampamento, Davos incontra Jon Snow, un membro dei Guardiani della Notte che stava cercando di assassinare Mance poco prima dell'arrivo di Stannis.
Quinta stagione[]
Al Castello Nero, Jon Snow viene accompagnato da Melisandre al cospetto di Stannis Baratheon. Quest'ultimo chiede a Snow di convincere Mance Rayder ad accettare un accordo: se Mance si inchinerà al suo cospetto e i Bruti combatteranno con lui contro Roose Bolton, il re concederà loro delle terre a sud della Barriera. Ser Davos invita Jon a pensarci bene, in quanto è un'offerta generosa. Più tardi, Davos è presente quando Mance Rayder viene bruciato vivo da Melisandre ma freddato per pietà da Jon con una freccia.
Stannis propone di legittimare il giovane Snow, rendendolo Jon Stark, Lord di Grande Inverno. Jon rifiuta l'accordo e viene eletto novecentonovantottesimo Lord Comandante dei Guardiani della Notte, battendo Ser Alliser Thorne e Denys Mallister. Stannis chiede nuovamente a Jon di persuadere i bruti alla sua causa, ma il Lord Comandante rifiuta anche questa volta. Ser Davos consiglia a Lord Jon di unire i Guardiani della Notte all'esercito di Stannis, in modo da togliere il Nord ai traditori Bolton.
Il re ordina poi a ser Davos Seaworth di radunare gli uomini e iniziare la marcia per Grande Inverno. La principessa Shireen, la regina Selyse e Melisandre lasciano Castello Nero insieme all'esercito Baratheon. Nel Dono, Ser Davos Seaworth fa rapporto a Re Stannis circa la perdita di quaranta cavalli e la diserzione di cinquecento mercenari. Davos lo informa inoltre del fatto che le scorte di cibo stiano scarseggiando e consiglia di tornare al Castello Nero. Stannis rifiuta categoricamente, dicendo che l'inverno gli impedirebbe di lasciare la Barriera per anni e che dunque la direzione da intraprendere sia indiscutibilmente Grande Inverno. Sulla via per Grande Inverno, di notte, Melisandre assiste all'incendio da parte di Ramsay Bolton di molte tende dell'accampamento Baratheon.
La mattina dopo, Davos spiega a Stannis che tutte le riserve di cibo sono state bruciate, così come le armi d'assedio, e molti cavalli sono morti. Il Re invia Davos al Castello Nero per ottenere alcuni cavalli e del cibo, ma, prima di andare, il cavaliere fa visita alla principessa Shireen e le dona un cervo di legno, simbolo della casa Baratheon e le promette che quando tornerà le preparerà una cerbiatta.
Tuttavia, Stannis ha allontanato ser Davos soprattutto perché non interferisse con il suo piano, influenzato da Melisandre, di sacrificare sua figlia Shireen al Signore della Luce, al fine di propiziare la vittoria sui Bolton.
Alla Barriera, il Lord Comandante Jon Snow afferma di non essere in grado di fornire aiuto all'esercito di Stannis. Subito dopo, Melisandre arriva da sola al Castello Nero: Davos si rende conto che Stannis è stato sconfitto in battaglia dai Bolton e che Shireen è morta, ma Melisandre non gli rivela il proprio ruolo nella morte della bambina.
Sesta stagione[]
Davos è il primo a scoprire il corpo di Jon Snow, dopo il suo assassinio a opera di un gruppo di Guardiani della Notte ammutinatisi contro di lui per aver concesso ospitalità ai bruti. Davos, Eddison Tollett e alcuni altri Guardiani rimasti fedeli a Jon si barricano dentro l'ufficio di Jon mentre all'esterno gli ammutinati guidati da Alliser Thorne vogliono costringerli ad uscire e ad arrendersi. Davos invia Edd a chiedere aiuto a Tormund e i suoi bruti.
Più tardi, Thorne dice che concederà a Davos e a Melisandre di andarsene dal Castello Nero con cibo, acqua e cavalli freschi, al ché Davos gli dice che gli darà una risposta entro il calar della notte. Quando Edd e Tormund non sono ancora arrivati, ser Davos brandisce Lungo Artiglio, la spada di Jon, e si prepara a guidare i Guardiani barricati con lui in un ultimo scontro. Sopraggiungono in tempo Edd, Tormund e i bruti, che arrestano Alliser Thorne e gli altri ammutinati, salvando Davos e gli altri. Il Cavaliere delle Cipolle persuade poi Melisandre a tentare riportare Jon in vita e, con sorpresa della stessa sacerdotessa, il rituale ha successo.
Quando Sansa Stark arriva al Castello Nero con Brienne di Tarth e Podrick Payne, Davos chiede nuovamente a Melisandre cosa ne sia stato di Stannis e Shireen e quando la Donna Rossa sembra stia per ammettere quello che ha fatto, i due vengono avvicinati da Brienne di Tarth che dice loro di aver giustiziato Stannis. Ritenendo che la sua morte lo abbia liberato dal giuramento dei Guardiani della Notte e convinto da sua sorella Sansa Stark, Jon decide di marciare su Grande Inverno, per liberare il castello dai Bolton e unificare nuovamente il Nord sotto il dominio degli Stark. Davos, che comprende il grave pericolo rappresentato dagli Estranei, si mette al servizio di Jon in questa impresa. Quando Sansa esprime i suoi dubbi riguardo al fatto che loro sarebbero in inferiorità numerica non avendo fiducia sulle case del nord, ser Davos le dice che lui ha fiducia che gli uomini del nord sono i più leali di tutti. Davos lascia quindi il Castello Nero assieme a Jon, Sansa, Melisandre e il resto del loro piccolo esercito.
Accompagna Jon e Sansa all'Isola dell'Orso per chiedere l'aiuto di Casa Mormont. Qui incontrano la giovane lady Lyanna Mormont, che dopo un iniziale scetticismo, viene convinta proprio da ser Davos ad unirsi alla causa degli Stark. Davos accompagna Jon, Sansa e Tormund durante le trattative con Ramsay Bolton, Harald Karstark e Jon Umber il Piccolo. Jon Snow rifiuta i termini di pace di Ramsay e Ramsay in cambio rifiuta la richiesta di Jon di un combattimento uno contro uno. La vigilia della battaglia, ser Davos passeggia per i dintorni dell'accampamento e quando ormai comincia ad albeggiare trova i resti di una pira sacrificale e il piccolo cervo di legno che aveva intagliato per Shireen, rendendosi conto che la bambina è stata bruciata viva da Melisandre.
Davos inizialmente tiene per sé questa scoperta e partecipa alla Battaglia dei Bastardi. Mentre il resto dell'esercito Stark si scontra con le forze di Bolton, Davos e diverse truppe rimangono in riserva. Quando Ramsay schiera la sua fanteria, Davos guida i suoi uomini a unirsi a Jon Snow e agli altri. Ramsay quindi lancia la sua ultima trappola e la fanteria Bolton forma un muro di scudi che circonda le forze Stark. Fortunatamente per gli Stark, Sansa e Petyr Baelish arrivano con i Cavalieri della Valle che sfondano le linee dei Bolton. Grande Inverno è quindi di nuovo sotto il controllo di Casa Stark e Ramsay viene ucciso.
Più tardi, un furente Davos rivela il crimine di Melisandre a Jon che la esilia dal Nord, mentre Davos giura di ucciderla personalmente se dovesse ripresentarsi. Ser Davos è poi presente nella sala grande quando Jon Snow viene acclamato Re del Nord dai lord del nord.
Settima stagione[]
Davos, che ora è uno dei principali consiglieri del Re del Nord Jon Snow, pur dissuadendo Jon dall'incontrare Daenerys Targaryen, gli fa comunque presente che i draghi di quest'ultima sarebbero una forza alleata notevole nella guerra contro i non-morti, vulnerabili al fuoco.
Parte poi con Jon verso Roccia del Drago per incontrare la khaleesi. Arrivati a Roccia del Drago vengono accolti da Tyrion Lannister, Primo Cavaliere di Daenerys ed entrambi sono terrorizzati quando vedono i tre draghi della Regina dei Draghi. Durante un contrasto verbale tra la madre dei draghi e Jon, Davos interviene in difesa di quest'ultimo esponendone le gesta ma, quando si appresta a menzionare la sua resurrezione, Jon lo interrompe con un'occhiataccia.
Col passare del tempo, inoltre, Davos nota l'interesse di Jon nei confronti della Madre dei Draghi. Tyrion chiede l'aiuto di Davos e delle sue grandi capacità di contrabbandiere per portarlo di nascosto ad Approdo del Re per incontrare Jaime, in modo da organizzare un incontro che porti ad una tregua con Cersei per unire gli eserciti di Westeros contro gli Estranei. Mentre Tyrion è nella Fortezza Rossa, Davos va a Fondo delle Pulci nella Strada dell'Acciaio dove trova Gendry e gli chiede di andare via con lui, offerta che il giovane accetta immediatamente. Più tardi, sulla spiaggia, ser Davos e Gendry vengono fermati da due Cappe Dorate e nonostante all'inizio ser Davos riesce a persuaderli che sono solo dei mercanti di granchi, le due guardie riconoscono Tyrion come il nano Lannister. Prima che possano reagire, tuttavia, Gendry li uccide entrambi sfondandogli il cranio con il suo martello.
Malgrado Davos gli consigli di presentarsi con uno pseudonimo a Jon per lavorare come fabbro a Grande Inverno, Gendry si presenta subito con la sua vera identità. Davos parte poi con Jon, Jorah e Gendry verso il Forte Orientale e rimane lì mentre Jon e i suoi uomini, oltre alla Fratellanza senza Vessilli e Tormund, si reca oltre la Barriera per catturare un non-morto da mostrare a Cersei Lannister per convincerla della realtà della minaccia. Davos presenzia al vertice alla Fossa del Drago tra le due regine ad Approdo del Re, dopodiché salpa con Jon e Daenerys verso Porto Bianco per tornare a Grande Inverno.
Ottava stagione[]
Tornato a Grande Inverno, Davos contribuisce a preparare gli abitanti del Nord alla guerra contro gli Estranei occupandosi della distribuzione del cibo. Osservando Jon e Daenerys, esprime a Tyrion e Varys la propria speranza che essendo i due regnanti un'ottima coppia, un matrimonio tra i due sarebbe il modo più efficace per porre fine alle ostilità tra il Nord e gli altri regni.
Distribuendo il pasto agli uomini destinati a combattere, ser Davos incontra una bambina di nome Teela che le ricorda la sua amica Shireen. La bambina è molto coraggiosa poiché nonostante la sua giovane età è disposta a combattere assieme ai soldati. Davos e Gilly la convincono a combattere a difesa delle cripte, dove coloro che non combatteranno come le donne e i bambini saranno al sicuro. Durante un consiglio di guerra, ser Davos è incaricato di fare le segnalazioni con le torce per dare fuoco alla trincea quando i non-morti si avvicineranno alle mura del castello.
La sera prima dell'arrivo del Re della Notte e della sua armata, ser Davos passa l'attesa in una stanza a bere vino davanti al focolare in compagnia di Tyrion e Jaime Lannister, Brienne di Tarth, Podrick Payne e Tormund. Assiste quindi al momento in cui Jaime Lannister nomina Brienne un cavaliere.
Quando la battaglia sta per iniziare, ser Davos è scioccato nel vedere che al castello è arrivata Melisandre, che lui aveva giurato di uccidere se mai fosse tornata al nord. La Donna Rossa, dopo aver dato un vantaggio all'esercito dei vivi infuocando le spade dei Dothraki, viene fatta entrare nel castello, ma prima che Davos possa dire o fare qualcosa, gli dice che non c'è bisogno di ucciderla in quanto lei morirà comunque prima del sorgere del sole. Ser Davos Seaworth partecipa quindi alla battaglia di Grande Inverno combattendo sulle mura contro i non-morti e riesce a sopravvivere.
Alla fine della battaglia, si prepara a giustiziare la donna, ma questa, prima che lui possa mantenere la sua promessa, si spoglia e si toglie la propria collana magica, riacquistando la propria vera età e quindi morendo.
Successivamente, Davos accompagna le armate di Jon verso sud lungo la Strada del Re per dirigersi verso Approdo del Re, dove si ricongiungeranno con le armate di Daenerys per lo scontro finale contro Cersei Lannister. Dopo aver assistito alla distruzione della capitale perpetrata dalla Madre dei Draghi nella battaglia di Approdo del Re, Davos, assieme a Jon, cerca di impedire, senza successo, che Verme Grigio uccida i soldati Lannister che si sono arresi. Ser Savos riesce a evitare che la discussione tra Jon e Verme Grigio sfoci nella violenza, consigliando a Jon di andare a parlare direttamente con Daenerys.
Dopo che Daenerys viene assassinata da Jon, quest'ultimo viene arrestato dagli Immacolati, che vogliono la sua testa. Qualche settimana più tardi, Davos partecipa al processo contro Tyrion Lannister, e riesce a evitare uno scontro tra Arya Stark e Yara Greyjoy riguardo il destino di Jon Snow. Ser Davos dà il suo consenso nell'elezione di Bran Stark come nuovo Re dei Sei Regni (non più sette con l'indipendenza concessa al Regno del Nord), anche se dice di non essere sicuro di poter votare. Con l'instaurarsi della nuova monarchia, Davos viene nominato nuovo Maestro della Flotta e partecipa alla prima seduta del Concilio Ristretto durante la quale Tyrion, di nuovo Primo Cavaliere del Re, lo incarica di riparare i porti della capitale e di ricostruire la flotta reale.
Dietro le quinte[]
- Davos Seaworth è stato interpretato da Liam Cunningham mentre in italiano è stato interpretato da Rodolfo Bianchi.
- La mano da cui Davos perde le dita è stata cambiata dalla sua sinistra alla sua destra, a causa del fatto che l'attore Liam Cunningham è mancino.
- Nonostante alcune volte l'effetto della mano destra priva di falangi sia stato creato tramite l'ausilio della CGI, per la maggior parte delle riprese Liam Cunningham indossava solo un guanto e teneva le dita piegate all'interno. Sebbene fosse un metodo efficace ed economico, questo gli causava un po' di dolore quando si trattava di raddrizzare le dita una volta terminate le riprese per la giornata.
- Davos Seaworth è uno dei personaggi preferiti del produttore e sceneggiatore David Benioff.