Il Trono di Spade Wiki
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Daemon I Blackfyre, nato Daemon Waters, era un figlio bastardo di Re Aegon IV Targaryen e di Daena Targaryen. Egli riuscì a convincere metà del regno a supportare la sua pretesa al Trono di Spade contro Re Daeron II in una guerra chiamata "La Ribellione dei Blackfyre". Fu il primo e il più famoso dei Pretendenti Blackfyre. In quanto bastardo, Daemon portava l'emblema di Casa Targaryen con i colori invertiti: un drago nero tricefalo su campo rosso. Per questo motivo è conosciuto anche come "Il Drago Nero".

Biografia[]

Passato[]

Daemon è il figlio bastardo di Aegon IV Targaryen e della sua cugina di primo grado, Daena la Ribelle, la famigerata figlia di Aegon III. Viene concepito durante la prigionia della madre nella Cripta delle Vergini. Cresciuto nella Fortezza Rossa, è addestrato nelle armi da Ser Quentyn Ball, il maestro d'arme. L'identità di suo padre è tenuta segreta fino al suo dodicesimo compleanno, quando Daemon si distingue nella mischia di un torneo spuntandola contro molti altri scudieri. In seguito Aegon IV, al tempo già re, riconosce Daemon come suo figlio bastardo e gli dona Blackfyre, la spada in acciaio di Valyria dei re Targaryen.

La Ribellione dei Blackfyre[]

Sebbene Re Aegon IV Targaryen abbia legittimato tutti i suoi bastardi sul letto di morte, Daemon attende un po' di tempo dalla sua dipartita prima di ribellarsi. Circondato da consiglieri che lo incitano a far valere la sua pretesa (tra tutti il suo fratellastro, Acreacciaio, e il suo amico Quentyn Ball), e soffrendo di un forte risentimento per la sua nascita bastarda, il giovane sviluppa una forte volontà di rivolta. I consiglieri cominciano così a spargere voci secondo cui il suo fratellastro, Daeron II, non sia il figlio di Aegon IV, ma di Aemon il Cavaliere del Drago. Se così fosse, Daemon, Targaryen puro e ora anche erede legittimo, diventerebbe una scelta logica per rimpiazzare il re accademico. Indicano inoltre Daemon come un uomo e un re migliore. Alla fine è il matrimonio della Principessa Daenerys con il Principe dorniano Maron Martell a scatenare la ribellione. Si dice infatti che lei e Daemon si amassero e ch'egli sia insorto quando Daeron si rifiutò di dargliela in sposa. Rivendicando il Trono di Spade in qualità di vero erede di Aegon IV, guida una ribellione contro Re Daeron. Daemon attrae molti sostenitori grazie alla sua abilità combattiva e al possesso di Blackfyre.

La battaglia decisiva della guerra viene combattuta sul Campo Rosso Sangue. Ser Eustace Osgrey, che combatte dalla parte dei ribelli, racconta che Daemon si batte "come il Guerriero in persona". Blackfyre sconfigge in duello Ser Gwayne Corbray della Guardia Reale, ma invece che attaccare le forze del Principe Maekar, difende il ferito Corbray e lo fa portare via dal campo di battaglia. Nel frattempo, Brynden Rivers e la sua guardia personale di arcieri, i Denti del Corvo, trovano un punto da cui possono far piovere le loro frecce sopra la posizione di Daemon, uccidendo lui e i suoi figli gemelli di 12 anni, Aemon ed Aegon. L'accaduto mette fine alle possibilità di vittoria dei ribelli. Nei dodici anni precedenti alla Ribellione, Daemon mette al mondo sette figli, due dei quali muoiono in battaglia con lui. Quelli restanti fuggono in esilio con Acreacciaio, e i loro discendenti attaccano il Trono di Spade almeno altre quattro volte. Maelys, l'ultimo della linea maschile della Casa Blackfyre, viene ucciso sulle Stepstones nel 258 CA.

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