- "È quello che siamo: spettri. Nascosti nell'oscurità. Non potete vederci, ma noi vediamo voi. Non importa che cappa indossiate: Lannister, Stark, Baratheon. Vi approfittate dei deboli. La Fratellanza senza Vessilli vi darà la caccia. "
- —Beric Dondarrion a Sandor Clegane
Lord Beric Dondarrion era il Lord di Blackhaven e il capo di Casa Dondarrion. Inizialmente inviato da Eddard Stark per guidare un gruppo di uomini per arrestare Ser Gregor Clegane per le atrocità commesse contro il popolo delle Terre dei Fiumi, lui e i suoi uomini hanno poi radunato disertori da diversi eserciti in guerra, così come i cittadini comuni che cercavano di difendere le loro case, per formare un gruppo di resistenza alla guerriglia: la Fratellanza senza Vessilli, con Dondarrion come leader. Dopo essere stato ucciso in un combattimento, Dondarrion fu risuscitato dal sacerdote rosso Thoros di Myr. Dopo ciò, Beric Dondarrion si convertì alla religione del Signore della Luce, interpretando la sua resurrezione come frutto della volontà divina del Signore della Luce che gli avrebbe riservato uno scopo. Negli sforzi di guerra contro i Lannister, Beric fu ucciso cinque volte (e fu riportato in vita da Thoros ogni volta).
Man mano che la guerra volgeva al termine, Beric e i suoi uomini rimanenti, incluso il neo assunto Sandor Clegane, decisero di dirigersi a nord per aiutare a difendersi dalla minaccia degli Estranei e dell'esercito dei morti - il " vero nemico ". Tuttavia, al suo arrivo a Forte Orientale, Beric fu incarcerato da Tormund Veleno dei Giganti, dopo di che si unì a Jon Snow in una spedizione oltre la Barriera per catturare un estraneo da mostrare alla Regina Cersei Lannister per convincerla della realtà della minaccia degli Estranei. Durante la spedizione, Thoros fu ucciso, il che significava che Beric non avrebbe più potuto essere riportato in vita, segnando così che questa sarebbe stata la sua "ultima vita".
La loro missione ebbe successo e Beric tornò al Forte Orientale dove assistette alla breccia della Barriera da parte degli Estranei che furono quindi in grado di dirigersi a sud. Successivamente, si recò a Grande Inverno per unirsi ai ranghi dell'esercito di Jon e Daenerys contro l'armata degli Estranei. Durante la battaglia contro i morti, Beric si sacrificò per salvare Arya Stark, che avrebbe poi ucciso il Re della Notte segnando la sconfitta degli Estranei, realizzando così lo scopo di Beric.
Biografia[]
Passato[]
Beric Dondarrion è il Signore di Blackhaven e il capo di Casa Dondarrion, una casa vassallo di Casa Baratheon di Capo Tempesta. È un giovane signore che si gode ancora la vita di un cavaliere, anche prendendo parte a tornei. All'inizio della serie si trova ad Approdo del Re.
Prima stagione[]
Dopo aver saputo delle atrocità commesse da Ser Gregor Clegane, detto "la Montagna", nelle Terre dei Fiumi, Lord Eddard Stark, in qualità di Primo Cavaliere del Re, ordina a Lord Beric di prendere un centinaio di uomini, cavalcare fino alla fortezza di Ser Gregor e giustiziarlo per tradimento e omicidio.
Si dice che Lord Beric sia stato ucciso nella Battaglia al Mummer's Ford, ed effettivamente lo fu trafitto con una lancia nel petto dalla Montagna. Beric Dondarrion fu riportato in vita da Thoros di Myr, un sacerdote alcolizzato di R'hllor, la religione del Signore della Luce, a cui Beric in seguito si convertì. I sopravvissuti alla battaglia fondano una gruppo di combattenti clandestino che accoglie disertori, contadini e banditi che si fa chiamare "Fratellanza senza Vessilli".
Nel corso dei mesi, Beric Dondarrion fu ucciso e riportato in vita da Thoros ben altre cinque volte: una volta fu pugnalato, un'altra fu colpito da una freccia alla gola e un'altra ancora fu giustiziato dai Lannister che lo uccisero impiccandolo e conficcandogli un coltello nell'occhio destro. Per questo motivo, dopo essere stato resuscitato anche questa volta, Beric fu costretto a indossare una benda all'occhio destro.
Terza stagione[]
Dondarrion si riunisce al gruppo di Thoros alla Collina Cava, il quartier generale della Fratellanza senza Vessilli, ed è sorpreso di vedere che hanno catturato Sandor Clegane, detto "il Mastino". Beric vuole condannare a morte il Mastino ma è in difficoltà non sapendo di quali crimini specifici accusarlo. Dopo che Arya Stark accusa il Mastino di aver ucciso il giovane garzone Mycah, Beric lo condanna al processo in combattimento poiché non vi sono altri testimoni per confermare la sua colpa. Usando la magia, Beric accende la sua lama con il fuoco, dandogli inizialmente un vantaggio durante il combattimento a causa della paura del fuoco di Sandor.
Tuttavia, la forza superiore di Sandor alla fine si dimostra abbastanza per sopraffare Beric, e con un potente colpo verso il basso Sandor taglia in profondità la spalla di Beric, quasi tagliandogli l'intero braccio e spezzando anche la sua spada fiammeggiante.
Arya tenta di uccidere il Mastino ma viene fermata da Gendry. Sandor schernisce Arya su come gli dei lo preferiscono al suo amico, ma viene interrotto e scioccato da Beric, che è stato riportato in vita e guarito da Thoros usando il potere del Signore della Luce.
Poiché Sandor ha effettivamente vinto il combattimento, Beric lo dichiara innocente e lo libera, ma fa rimanere Arya con la Fratellanza, con l'intenzione di riscattarla da sua madre e suo fratello a Delta delle Acque. Un giorno Arya chiede brevemente se Thoros può far rivivere un uomo senza testa, riferendosi chiaramente a suo padre Eddard Stark, ma Beric si limita a complimentarsi con l'onorevole natura di Eddard e le dice dell'effetto collaterale della sua risurrezione: con ogni risveglio perde alcuni dei suoi ricordi ed è meno se stesso, una vita che non vorrebbe augurare a Eddard.
Successivamente la Fratellanza incontra Melisandre, una sacerdotessa del Signore della Luce che cerca Gendry. Melisandre esamina brevemente Beric ed è chiaramente stupita di come Thoros sia stato in grado di riportarlo in vita così tante volte. Nonostante le proteste di Arya, Beric vende Gendry a Melisandre per l'oro, una decisione che in seguito porta Arya ad abbandonarli e a odiare Beric. Quando Beric informa Arya che ritarderanno il suo riscatto per lanciare un attacco contro alcuni soldati Lannister, è l'ultima goccia e Arya fugge dalla Fratellanza.
Sesta stagione[]
Beric si prepara ad impiccare Lem e altri due membri per aver fatto razzia e strage di una pacifica comunità nomade religiosa, macchiando il buon nome della Fratellanza. Tuttavia, Sandor Clegane, che era diventato un membro della comunità, sta dando la caccia a Lem e chiede che gli sia permesso di uccidere l'uomo, come vendetta. Dopo alcune discussioni, Beric e Thoros permettono al Mastino di impiccare due degli uomini, per rispetto della perdita del suo amico, ma si rifiutano di permettergli di ucciderli in modo barbaro. Beric impicca personalmente il terzo uomo. Più tardi, Beric propone a Celgane di unirsi alla Fratellanza poiché lui è nato per combattere e loro hanno bisogno di uomini forti. Dondarrion dice poi che ci sono dei "venti freddi " che si alzano nel Nord e che intende fermarli.
Settima stagione[]
Viaggiando verso Nord, Beric, il Mastino e la Fratellanza sostano in una fattoria in cui trovano i cadaveri di un contadino e di sua figlia. Dondarrion sostiene che i due si siano uccisi per evitare la sofferenza della fame. Quella sera Beric confida al mastino di non sapere il motivo per cui il Signore della Luce lo ha riportato in vita così tante volte. Quella notte, mentre tutti dormono, Clegane seppellisce i corpi del contadino e di sua figlia. Il Mastino era infatti già stato in quella fattoria quando era stato ospitato dal contadino quando viaggiava con Arya Stark.
Giunti presso la Barriera, Beric e la Fratellanza vengono catturati e imprigionati a Forte Orientale dai bruti guidati da Tormund. Giorni dopo, il Mastino, Thoros e Beric vengono riconosciuti dal gruppo di Jon Snow, tra i quali c'è anche Gendry, che dice a Snow e ai suoi compagnia di non fidarsi di Beric e della Fratellanza (memore di quando lo avevano venduto a Melisandre). Jon Snow sta guidando una spedizione oltre la Barriera per catturare un estraneo da mostrare ad un vertice che si terrà con la Regina Cersei Lannister per convincerla della realtà della minaccia degli estranei. Beric, Thoros e Sandor si uniscono a Jon e ai suoi compagni per la caccia all'estraneo.
Marciando a nord della Barriera, Beric ha modo di parlare con Jon Snow, che è stato riportato in vita da Melisandre. Beric gli dice che entrambi servono il Signore della Luce. Durante una tempesta di neve, il gruppo viene attaccato da un orso polare non-morto. Beric e Thoros danno fuoco alle loro spade con la magia del Signore della Luce e nonostante la compagnia riesca ad uccidere la bestia non-morta, Thoros è stato gravemente ferito dall'orso. Beric arresta l'emorragia di Thoros cauterizzando la ferita con la sua spada infuocata.
Più a nord, la compagnia incontra finalmente un Estraneo con un gruppo di non-morti. Il grippo gli tende un'imboscata e riesce a catturare l'ultimo non-morto "sopravvissuto" dal momento che tutti gli altri non-morti sono ritornati inanimati quando Jon Snow ha ucciso l'Estraneo. Dopo aver catturato la creatura, la compagnia è costretta a scappare quando l'intera armata di non-morti arriva da lontano verso di loro. Gendry viene inviato a correre alla Barriera per chiedere soccorso a Daenerys Targaryen. Beric e gli altri trovano momentaneamente riparo su un isolotto in mezzo ad un lago ghiacciato che le creature non osano attraversare.
Circondati dagli Estranei e dalla loro armata di non-morti, Jon Snow, Beric e compagni sono bloccati sull'isola giorno e notte per circa due giorni. Una mattina il gruppo ritrova Thoros morto ibernato. Beric dice una preghiera per il suo defunto amico per poi bruciare il suo corpo con la sua spada infuocata. Beric Dondarrion suggerisce a Jon Snow di uccidere il Re della Notte, colui che ha creato tutti gli altri Estranei e non-morti, pensando che uccidendo lui tutta l'armata sarà annientata. Beric aggiunge che questo potrebbe essere lo scopo per cui il Signore della Luce lo ha riportato in vita: uccidere il Re della Notte e sconfiggere gli Estranei una volta per tutte.
I non-morti cominciano ad attraversare il lago ghiacciato dopo che Sandor Clegane, volendo colpire una delle creature con un sasso, ha sbagliato il lancio e ha fatto cadere la pietra sul ghiaccio che non si è rotto. Il gruppo si prepara per la loro ultima resistenza e Beric uccide molte creature con la sua spada infuocata. Quando il gruppo è messo alle strette e le loro speranze sembrano perdute, Daenerys Targaryen arriva in loro soccorso con il suoi tre draghi: Drogon, Rhaegal e Viserion. I tre draghi sputano fuoco sull'armata dei morti e creando una barriera di fuoco attorno all'isolotto per consentire al gruppo di salire sul dorso di Drogon per mettersi in salvo. Il Re della Notte lancia un giavellotto di ghiaccio e colpisce Viserion, abbattendolo. Daenerys e gli altri, Beric compreso, guardano increduli e con orrore la morte del drago, una bestia che sembrava invincibile. Come il Re della Notte si prepara a scagliare un altro giavellotto, Drogon è costretto a scappare prendendo il volo, lasciando indietro Jon.
Il gruppo fa quindi ritorno a Forte Orientale, in cui il giorno seguente fa ritorno anche Jon, riuscito a sopravvivere. Beric Dondarrion decide di rimanere a Forte Orientale assieme a Tormund, i suoi bruti e i Guardiani della Notte, mentre Sandor Clegane porta con sé il non-morto catturato per portarlo al vertice che si terrà ad Approdo del Re. Salutando il Mastino, Beric gli dice che si vedranno di nuovo, al che Clegane dice che spera di no.
Beric è presente quando il Re della Notte scioglie parte della Barriera con il drago Viserion, ora un drago non-morto, facendo sì che ora la sua armata possa finalmente marciare verso sud. Beric, Tormund e gli altri sopravvissuti fuggono verso ovest per aggirare l'armata dei morti per poi deviare verso sud.
Ottava stagione[]
Beric Dondarrion e Tormund arrivano a Ultimo Focolare assieme a un manipolo di sopravvissuti dei bruti, della Fratellanza e dei Guardiani della Notte di Forte Orientale. Con orrore, scoprono che tutti colore che abitavano la fortezza sono stati uccisi. Qui si incontrano con i Guardiani della Notte provenienti dal Castello Nero guidati da Eddison Tollett. Esplorando la fortezza, il gruppo scopre il cadavere del giovane Ned Umber, appeso al muro circondato da arti umani staccati formando una spirale: un messaggio del Re della Notte. Beric, Edd e Tormund discutono quindi della loro prossima mossa, concordando che se cavalcheranno a coppie sui cavalli, potranno raggiungere Grande Inverno in tempo, dove si sono radunate le forze di Jon Snow e Daenerys Targaryen per l'imminente scontro con gli Estranei. Improvvisamente, Ned ritorna come un non-morto, ma Beric lo distrugge dandogli fuoco con la sua spada infuocata, dando fuoco alla raccapricciante "composizione" di arti.
Beric e i suoi compagni raggiungono Grande Inverno prima dell'esercito dei morti e informano Jon che il Re della Notte arriverà prima dell'alba. Beric è poi presente per la riunione del consiglio di guerra. La notte prima della battaglia, Beric trova Sandor Clegane e Arya Stark che bevono sulle mura di Grande Inverno. Si scusa con Arya per le circostanze in cui si sono incontrati l'ultima volta, quando ha venduto Gendry a Melisandre.
Durante la battaglia di Grande Inverno, Beric Dondarrion combatte sul fianco destro assieme al Popolo Libero al fianco di Tormund, Sandor Clegane e Gendry. Vista l'imbattibilità del nemico e inoltre spaventato dall'essere circondato dal fuoco con cui è incendiata la trincea che circonda il castello e che illumina la notte, Clegane perde le speranze e smette di combattere.
Quando Beric cerca di convincerlo a tornare a combattere, Clegane gli ribatte che stanno combattendo la morte e che non si può sconfiggere la morte. Beric allora gli indica Arya che sta combattendo vigorosamente contro un gruppo di estranei da cui è inseguita e allora Sandor riprende un po' di coraggio volendo andare ad aiutarla.
Beric Dondarrion e il Mastino salvano poi Arya da degli estranei nel corridoi del castello e Dondarrion rimane ucciso sacrificandosi per bloccare l'inseguimento dei non-morti per consentire ad Arya e il Mastino di mettersi in salvo. Beric, morente, viene trascinato in salvo nella sala grande di Grande Inverno mentre il Mastino barrica la porta della sala per non permettere ai non-morti di entrare. Beric Dondarrion incontra quindi la sua settima e ultima morte.
Nella sala grande c'è anche Melisandre, che dice ad Arya che Beric ha adempiuto al suo scopo commissionatogli dal Signore della Luce, ovvero salvare Arya. Si scopre perciò infine che il Signore della Luce ha riportato in vita Beric tante volte poiché era uno strumento fondamentale per la sconfitta degli Estranei: il suo sacrificio ha permesso di salvare Arya che poco dopo avrebbe ucciso il Re della Notte, causando così la sconfitta definitiva degli Estranei e di tutti i non-morti, terminando così la Grande Guerra.
Il giorno seguente, la salma di Beric Dondarrion viene posta su una delle tante pire funerarie assieme ai molti altri caduti della battaglia. È Arya a dare fuoco alla pira su cui si trova il corpo di Beric Dondarrion.
Le morti di Beric Dondarrion[]
- Impalato da una lancia da ser Gregor Clegane durante la battaglia al Mummer's Ford.
- Cranio fracassato da un colpo di mazza.
- Ucciso da un arciere con una freccia alla schiena.
- Ucciso con un colpo d'ascia.
- Impiccato e accoltellato in un occhio dai soldati Lannister.
- Ucciso da Sandor Clegane durante un processo per singolar tenzone.
- Ucciso dai non-morti sacrificandosi per salvare Arya Stark durante la battaglia di Grande Inverno.
Dietro le quinte[]
- Nel corso della serie, Beric Dondarrion è stato interpretato da due attori: nell'episodio Una corona d'oro della Prima Stagione è stato interpretato da David Michael Scott, mentre dalla Terza fino all'Ottava stagione è stato interpretato da Richard Dormer. In italiano è stato doppiato da Francesco Prando.
Nei libri[]
Nei romanzi di Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Beric Dondarrion è descritto come un uomo molto più giovane rispetto alla sua controparte televisiva, avendo circa 22 anni. Il suo corpo malridotto porta tutti i segni delle ferite inflitte nelle morti precedenti. Beric Dondarrion muore definitivamente quando dona la sua vita per riportare indietro Catelyn Stark, il cui corpo viene trovato dai fuorilegge dopo le Nozze Rosse. Catelyn torna in vita, ma rimane mutilata ed è incapace di parlare. È consumata dal suo desiderio di vendetta per tutti i tradimenti e omicidi subiti dalla sua famiglia. Inizia a farsi chiamare "Lady Cuoredipietra" e assume il comando della Fratellanza Senza Vessili al posto di Beric Dondarrion.